L’esito era in buona parte prevedibile, ma ora il risultato è certo. La relazione del senatore Pdl Andrea Augello, che aveva proposto la convalida dell’elezione di Silvio Berlusconi a dispetto dell’intervenuta sentenza definitiva di condanna sul processo diritti tv di Mediaset, è stata bocciata dalla Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato, con 15 voti contrari (di Pd, M5S, Sel, Sc e Psi) e l’unico voto a favore dello stesso Augello.
Al voto non hanno partecipato i membri di Pdl, Lega Nord e Gruppo autonomie e libertà: hanno abbandonato l’aula pochi minuti prima del voto finale per protesta contro l’atteggiamento del Pd. Poco prima, infatti, era arrivato il voto contrario sulle due questioni preliminari poste sempre da Augello sulla richiesta di intervento della Corte costituzionale e della Corte di giustizia delle Comunità europee a proposito della “legge Severino”.
Entrambe le questioni sono state bocciate con 14 voti contrari e 9 a favore: ha detto sì anche il senatore socialista Enrico Buemi, che aveva già manifestato in precedenza la sua opinione; lo stesso Buemi, peraltro, in sede di voto finale si è espresso contro la convalida.
Subito dopo il voto, il presidente della Giunta Dario Stefàno si è assunto l’incarico di nuovo relatore, avviando la contestazione dell’elezione di Berlusconi. Domani si incontrerà con il presidente del Senato Pietro Grasso per stabilire la data della nuova seduta, che da Regolamento dovrà essere pubblica e non potrà essere fissata prima di dieci giorni: lì Berlusconi potrà difendersi. Dopo il verdetto della Giunta, toccherà all’aula di Palazzo Madama esprimersi.
Gabriele Maestri
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22.32 – Casellati (Pdl) “Nessun rigurgito di responsabilità dal Pd”: “Abbiamo sperato fino all’ultimo che nel Pd ci potesse essere almeno un rigurgito di responsabilità, poteva essere ancora prevedibile che ci fosse un ripensamento sulla questione della compatibilità con la Costituzione. Quanto meno potevano porsi dei dubbi, come tra l’altro avevano fatto pure Violante e Onida, che non sono certo simpatizzanti del Pdl. Si e’ trattato di un voto politico e pregiudiziale e lo hanno riconosciuto anche i senatori di Lega e Gal, che hanno lasciato la giunta assieme a noi”. Così la senatrice Pdl Elisabetta Alberti Casellati, lasciando la giunta.
22.25 – Giarrusso (M5S) “Da Pdl e Lega no rispetto”: “Il dibattito è stato sereno e tranquillo e sinceramente non ci aspettavamo il gesto di Pdl e Lega che abbandonando i lavori prima del voto finale si sono resi responsabili di una grave mancanza di rispetto istituzionale. La Lega, in particolare, ancora una volta si qualifica come la ruota di scorta del Pdl e di Berlusconi”. Lo ha detto Michele Giarrusso (M5S) al termine dei lavori della Giunta.
22.23 – Della Vedova (Sc) “Dimostrata bontà legge Severino”: ”Questo e’ un voto che conferma come la legge Severino sia una buona legge contro la corruzione. Quanto al Pdl, sono felice che da parte loro ci sia stata questa rivalutazione della Corte costituzionale e degli organismi giurisdizionali europei a cui viene chiesto un giudizio sulla costituzionalità della norma Severino. In realtà dobbiamo prendere atto che tutto si è svolto senza forzature ed è stato respinto il tentativo di smontare dal punto di vista costituzionale la Legge Severino”. Lo ha dichiarato Benedetto Della Vedova (Sc) dopo il voto della Giunta.
22.19 – Augello (Pdl) “Fuori da giunta pressione intollerabile”: ”E’ mia convinzione che fuori da questa Giunta una pressione politica intollerabile ha costantemente assediato i lavori. C’era un 24esimo giudice, invisibile, che aveva già deciso tutto. Queste pressioni sono venute da una parte del centrosinistra che ha danneggiato la possibilità di mettere insieme una garanzia di legalità. Ho votato anche da solo, rimanendo in Giunta, difendendo fino alla fine le mie posizioni”. Lo ha dichiarato Andrea Augello (Pdl) che ha visto bocciata la propria relazione di convalida.
22.18 – Zanda (Pd) “Italia è ancora stato di diritto”: “In questi due mesi, la Giunta delle elezioni del Senato, nel pieno rispetto dei regolamenti parlamentari, è stata ben presieduta, ha lavorato bene, senza mai indulgere alle sollecitazioni esterne. La decisione dei senatori del Pdl, della Lega e di Gal di abbandonare i lavori al momento del voto secondo un programma concordato all’unanimità è molto grave. Bene ha fatto il presidente Stefano, constatata la presenza del numero legale, a non interrompere i lavori. Le Istituzioni pubbliche non possono essere condizionate da piccoli interessi politici. Con il voto di stasera la Giunta ha semplicemente affermato un principio sacrosanto: l’Italia vuole continuare a essere uno Stato di diritto nel quale le leggi si applicano allo stesso modo a tutti i cittadini”. . Lo dichiara il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda, che ringrazia i senatori Pd che erano in Giunta: “La chiarezza e lo spessore giuridico dei loro interventi e le conseguenti espressioni di voto sono indice di grande equilibrio e senso dello Stato”.
22.17 – Brunetta (Pdl) “Sfregio da Giunta al suo decoro”: “La Giunta per le elezioni del Senato ha sfregiato con questo voto il proprio decoro istituzionale. Uno strumento altissimo della democrazia ha ferito insieme democrazia e giustizia. Nell’auletta del Senato si è espressa una maggioranza diversa da quella di ‘larghe intese’ su cui si regge il governo Letta. Questa composta da Pd-Sel-M5S-Scelta Civica proporrei di chiamarla di ‘basse intese’. Non è un commento, ma la cronaca di quel che e’ accaduto in questi giorni e ha avuto stasera la sanzione di un voto. Non resta che confidare nella saggezza e nella libertà di coscienza dell’Aula per riparare al torto dell’applicazione incostituzionale di una legge confusa. In sede di commento, esprimo l’amarezza mia e di tutti i deputati del Popolo della Libertà per il veemente e coordinato attacco contro Berlusconi pallidamente mascherato da atto dovuto”. Lo dichiara in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl.
22.16 – Stefàno (Sel) “Rammaricato per non voto centrodestra”: “Sono rammaricato per la loro non partecipazione al voto ma è una decisione che non gli ha impedito di esprimersi nelle dichiarazioni di voto”. Così di nuovo il presidente della Giunta Stefàno.
22.16 – Stefàno (Sel) “Dato prova di senso di responsabilità”: “Ho ritenuto di assumere personalmente la responsabilità dell’incarico di relatore perché si continui sulla strada di un’impronta istituzionale, scevra da condizionamenti e appartenenze politiche. Nella seduta pubblica il senatore Berlusconi potrebbe presentarsi con i suoi legali; si dibatterà la questione, con la possibilità che anche il senatore subentrante possa presentarsi con i propri legali per dibattere, e il mio prossimo passo sarà di recarmi dal presidente Pietro Grasso per fissare il calendario della seduta pubblica, cosa che farò domattina. In questo momento sono presidente della giunta del Senato, credo di aver dato prova di senso di responsabilità, cosa che mi viene confermata dalle stesse sollecitazioni a prendere l’incarico di relatore venute dai gruppi che hanno votato per la convalida dell’elezione di Silvio Berlusconi. Segno che è stato visto in me un presidente che da tutti i punti di vista è libero da condizionamenti e appartenenze politiche”. Lo ha dichiarato, dopo il voto, il presidente della Giunta Dario Stefàno (Sel).
22.14 – Gasparri (Pdl) “Sancito il trionfo dell’illegalità”: ”La Giunta del Senato sancisce il trionfo dell’illegalità. Si boccia la proposta Augello negando così il principio costituzionale della non retroattività delle leggi. Chi nega questo principio compie un reato e qualcuno potrebbe valutare adeguate iniziative legali per far sanzionare questa inaudita illegalità”. Lo dichiara il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Pdl).
22.11 – Prossima seduta tra almeno 10 giorni: La contestazione dell’elezione da parte del nuovo relatore Stefàno comporta necessariamente che, a norma dell’art. 14 del Regolamento per la verifica dei poteri, il presidente della Giunta (che in questo caso ricopre un doppio ruolo) fissi la nuova seduta, d’intesa col presidente del Senato.La seduta dovrà essere pubblica (a differenza di quanto avvenuto fin qui) e dovranno passare almeno dieci giorni da quando la data sarà comunicata alle parti e con apposita affissione. La seduta, tuttavia, sarà fissata domani mattina, dopo l’incontro tra Stefàno e Grasso.
22.08 – Caliendo (Pdl) “Era inutile proseguire”: “Io speravo di poter votare in tutte e tre le votazioni previste ma poi ho toccato con mano l’atteggiamento pregiudizialmente negativo da parte del Pd, avendo sentito direttamente dal capogruppo negare la natura giurisdizionale del nostro organo, contrariamente a quanto affermato sia dalla Corte Costituzionale sia dalla Corte di Cassazione a sezioni unite. Per questo abbiamo ritenuto inutile proseguire nei lavori”. Lo ha dichiarato il vicepresidente Pdl della Giunta, Giacomo Caliendo.
22.08 – Casellati (Pdl) “Indisponibilità totale del Pd”: ”C’è un’indisponibilità totale da parte del Pd di ragionare davvero in punto di diritto. E’ un voto politico e pregiudiziale, una ghigliottina a Berlusconi”. Lo afferma Maria Elisabetta Casellati (Pdl), apprendendo l’esito del voto finale.
22.06 – Contestata elezione di Berlusconi: Il primo atto del nuovo relatore sulla convalida di Berlusconi, il presidente della Giunta Dario Stefàno (Sel) è la dichiarazione di contestazione dell’elezione dello stesso Berlusconi: da lì inizierà una procedura stabilita dal regolamento per la verifica dei poteri.
22.01 – Relazione bocciata 15 a 1: La relazione di Andrea Augello (Pdl) sulla convalida di Berlusconi sarebbe stata bocciata da 15 voti (Pd, M5S, Sc, Sel e Psi) contro uno (quello dello stesso Augello, il solo membro Pdl rimasto in Aula): nuovo relatore ora è lo stesso presidente di Giunta Dario Stefàno.
21.58 – Seduta sospesa dopo protesta: I lavori per la Giunta delle elezioni del Senato sono stati sospesi per cinque minuti dopo l’uscita dall’Aula della Giunta dei senatori del Pdl.
21.57 – Centrodestra “Non dignitosa nostra partecipazione a Giunta”: “Abbiamo ritenuto non dignitosa la nostra partecipazione al voto finale in giunta dove l’esito era già ampiamente scontato”. Così il senatore Nico D’Ascola (Pdl) ha annunciato l’abbandono dell’aula della Giunta assieme agli altri membri di Pdl, Lega e Gal, che hanno regolarmente partecipato alle dichiarazioni di voto e al voto sulle questioni preliminari della relazione Augello, mentre non prenderanno parte al voto finale sulla relazione.
21.48 – Respinte quest. preliminari, Pdl esce: Le questioni preliminari della relazione Augello sono state respinte entrambe con 14 no e 9 sì (tra i favorevoli anche il socialista Buemi). I senatori del Pdl hanno lasciato la Giunta per protesta: con loro anche i rappresentanti di Lega e Gal.
21.25 – Pd “Legge Severino non incostituzionale, no a relazione”: Il Pd La legge Severino non è affatto incostituzionale e il discorso sull’irretroattività sostenuto dal Pdl non regge, visto che la norma parla solo di sentenza definitiva di condanna e non di commissione del reato: anche per questo, il Pd voterà contro la relazione Augello. Lo ha detto nel suo intervento il capogruppo Pd in giunta Giuseppe Cucca.
21.20 – Raduno supporter Fi a Palazzo Grazioli: Un gruppo di sostenitori di Silvio Berlusconi (una cinquantina) si è radunato davanti a palazzo Grazioli, sua residenza romana, con le bandiere di Forza Italia subito dopo il videomessaggio che annunciava la rinascita del movimento azzurro. Il tutto mentre continua la seduta della Giunta: i manifestanti (coordinatori dei vari Club della Libertà e dell’Esercito di Silvio) resteranno lì fino al voto della Giunta (per motivi di ordine pubblico non è stato concesso loro di manifestare davanti a Palazzo Madama, vicino a S. Ivo alla Sapienza, sede della Giunta), poi si sposteranno alla nuova sede del partito in San Lorenzo in Lucina.
21.14 – Lega favorevole a relazione Augello: La Lega voterà sì alla relazione di Augello che propone la convalida dell’elezione di Silvio Berlusconi nonostante la condanna definitiva. Lo conferma, nel corso della sua dichiarazione di voto, la senatrice Erika Stefani.
21.05 – Il Pdl uscirà dalla Giunta prima del voto: I sei membri del Pdl della Giunta per le elezioni del Senato abbandoneranno i lavori poco prima del voto finale di stasera, per protesta verso il Pd per la mancata accettazione dei voti distinti sulle questioni preliminari: lo rivelano fonti interne al partito, che attribuiscono la decisione a un accordo con il capogruppo Pdl al Senato Schifani.
21.01 – Casellati (Pdl) “Il Pd sarà responsabile?” “Berlusconi e’ stato molto chiaro. I nostri ministri sono al lavoro su tutte le misure di carattere economico, in un momento di grande sofferenza del Paese. Berlusconi ha sempre parole di grande responsabilità, vediamo se il Pd dimostrerà un rigurgito di responsabilità. In Giunta non si prendono decisioni pregiudiziali, ma in punto di diritto. Noi contiamo ancora su questo ma abbiamo visto che il clima che non è buono” Lo ha dichiarato, prima della Giunta, la senatrice Pdl Maria Elisabetta Alberti Casellati.
21.00 – Voto previsto alle 22 circa: Salvo ritardi o altri avvenimenti imprevedibili, il voto della Giunta è previsto all’incirca alle ore 22, una volta esaurito il tempo delle dichiarazioni di voto per ogni gruppo.
20.53 – Buemi (Psi) “Sì alla decadenza, ma anche ai ricorsi”: “Se si terranno tre voti, voterò a favore delle due questioni preliminari, ma voterò contro la relazione del senatore Augello. Sulle due questioni preliminari mantengo il dubbio e quindi ritengo che bisogna dare spazio a coloro che possono effettuare una verifica. Quanto al risultato finale, io sono favorevole alla decadenza e voterò contro la relazione”. E’ questa la posizione di Enrico Buemi (Psi) che aveva tentato ieri di proporre la dichiarazione immediata della decadenza in base all’interdizione dai pubblici uffici di Berlusconi (da ricalcolare ma certa nell’applicazione), sia pure con effetti soltanto dalla data in cui la pena accessoria sarebbe divenuta definitiva.
20.50 – Malan (Pdl) “Questioni non infondate, clima non buono”: “Il clima non è buono ma noi speriamo di poter trovare ascolto per le nostre ragioni secondo le quali non è manifestamente infondata la questione della costituzionalità della normativa Severino che entrata in vigore nel 2012 si riferisce retroattivamente a fatti del 2004. Auspico che non ci sia un atteggiamento pregiudiziale anche se il clima obiettivamente non e’ buono”. Lo ha dichiarato, prima dell’inizio della seduta, Lucio Malan (Pdl).
20.48 – Riunione Giunta iniziata: La riunione della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato chiamata a decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi in base alla “legge Severino” è iniziata da pochi minuti.
20.38 – Casellati (Pdl) “Da Pd voto pregiudiziale”: “Dal Pd ci sarà un voto pregiudiziale perché il clima non è buono, almeno a giudicare dalle loro dichiarazioni che sono state ‘contro’ da prima che alla giunta arrivassero gli atti. Il messaggio di Berlusconi? Un messaggio molto forte e importante, il ritorno di Forza Italia è un’ottima notizia”. Così Elisabetta Alberti Casellati (Pdl) prima dell’ingresso in Giunta.
20.36 – Casson (Pd) “Non si vince, si fanno rispettare leggi”: “Il discorso di Silvio Berlusconi non influisce sui lavori della Giunta che opera secondo altre finalità: ci sono le leggi e la Costituzione da far rispettare. Non è una questione di vincere, pareggiare o perdere ma di far rispettare le leggi. Potranno esserci stasera anche tre o cinque votazioni, quello che conta è che alla fine ci sarà il voto previsto dalle leggi”. Lo dice Felice Casson (Pd) prima di entrare nella sede della Giunta.
20.30 – Cortile S.Ivo Sapienza colmo di giornalisti: Il cortile di Borromini di Sant’Ivo alla Sapienza è pieno di giornalisti fotografi e telecineoperatori. I primi ad arrivare, i Pd Claudio Moscardelli e Giorgio Pagliari ed Enrico Buemi (Psi). E’ stata predisposta una lunga corsia preferenziale che dall’ingresso del complesso fa accedere alla sede della Giunta; i senatori che vorranno rivolgersi ai mezzi di informazione hanno a disposizione una postazione ‘protetta’ con tanto di microfono e altoparlanti per facilitare il lavoro dei giornalisti.
20.03 – Pezzopane (Pd) “Riunione non lunga, no sbrodolate”: “Dovrebbe essere una riunione non lunga: interverranno i capigruppo e poi il voto. Non sbrodoliamo questa situazione imbarazzante per il Paese”. Così Stefania Pezzopane (Pd), prima della riunione della Giunta. Sul discorso di Berlusconi: “E’ da anarco-insurrezionalista. E’ uno stalker del governo, più minaccioso nei confronti dei suoi ministri”
20.00 – Alle 20.30 convocata la Giunta: Tutti i membri della Giunta delle elezioni del Senato sono convocati per le ore 20.30 per la fase finale della discussione della relazione Augello sulla convalida dell’elezione di Silvio Berlusconi.
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Ormai è tempo di voto. In teoria è solo il primo sul “caso Berlusconi”, ma potrebbe essere già decisivo per il proseguimento di questa vicenda e, soprattutto, per la sorte del governo guidato da Enrico Letta.
E’ prevista per le 20 e 30 la nuova convocazione della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato, nella sede di Sant’Ivo alla Sapienza, durante la quale i membri dovrebbero votare sulla relazione di Andrea Augello (Pdl) sulla convalida dell’elezione di Silvio Berlusconi.
Un esponente per ognuno dei gruppi avrà a disposizione non più di dieci minuti di tempo (i gruppi rappresentati sono in tutto 8, dunque va calcolata quasi un’ora e mezza); salvo novità, da giorni la posizione ufficiale era per arrivare a un voto unico favorevole o contrario alla relazione Augello.
Nelle loro dichiarazioni, però, i gruppi potranno indicare l’assenso o il dissenso sulle questioni poste dallo stesso Augello sull’opportunità di far intervenire la Corte costituzionale (per valutare la legittimità delle norme della “legge Severino”, in particolare la loro applicazione ) o la Corte di Lussemburgo (per interpretare le disposizioni comunitarie in materia di giustizia e, indirettamente, verificare la compatibilità del diritto italiano a quella lettura). Qualora la relazione Augello venisse respinta (per alzata di mano), il presidente della Giunta Dario Stefàno dovrà nominare un nuovo relatore tra chi ha votato contro il primo documento.
Stamattina c’è stata la replica di Augello e una discussione procedurale (che avrebbe dovuto sciogliere il nodo del voto unico o autonomo per le questioni preliminari). Maurizio Santangelo (M5S) oggi chiederà a Grasso di convocare la Giunta per il regolamento, cui toccherebbe la discussione sull’eliminazione dello scrutinio segreto, così come proposto dal MoVimento 5 Stelle.