Brunetta scrive a Letta: “Sii prudente: in Italia non c’è stato di diritto”
Quel cambio di registro non deve essergli piaciuto troppo, anzi: “E’ ufficiale, e’ un dato di scienza: la magistratura italiana e’ politicizzata. Dille di smettere, presidente Letta!”. Parola di Renato Brunetta, che si stringe forte a Berlusconi e attacca il Premier.
Ma facciamo un passo indietro. Ieri, durante la conferenza stampa di presentazione del piano ‘Destinazione Italia’, Enrico Letta aveva ingranato la marcia e commentato così il videomessaggio di Berlusconi: “Sarebbe paradossale se, nel momento in cui presentiamo un piano per l’attrazione degli investimenti, passasse il messaggio che l’Italia è un paese in cui lo stato di diritto non funziona” – aveva tuonato il premier – “Lo stato di diritto funziona e vogliamo il rispetto dell’autonomia della magistratura. Confermo un rispetto pieno e totale”.
Ecco, questa dichiarazione ha fatto arrabbiare non poco il Pdl e soprattutto il capogruppo alla Camera che in una lettera aperta indirizzata proprio al Presidente del Consiglio scrive: “Caro presidente Letta, caro Enrico, ieri hai detto come fosse un atto di fede: ‘In Italia lo stato di diritto funziona’. Sii più prudente” – consiglia di suo pugno Brunetta – “Queste parole perentorie si scontrano con la realtà e il buon senso. Sono anzi proprio false, se permetti”.
E se Letta ieri aveva voluto chiarire alcune cose (“Non c’ho scritto Jo Condor, al momento opportuno giocheremo all’attacco”), non è da meno Brunetta, che rivendica la bontà delle affermazioni del proprio leader. Insomma, Berlusconi ha ragione e dati oggettivi confermano “come la malagiustizia italiana incida pesantemente sulla ‘qualita’ della democrazia in Italia’, rivelandola ‘non in linea con gli standard internazionali di rule of law”. L’ex ministro della Pubblica Amministrazione poi prosegue: “Studiosi non certo berlusconiani affermano: non c’e’ solo la lentezza dei processi, ma la politicizzazione della magistratura, in particolare delle grandi sedi di Milano, Roma, Napoli e Palermo a far emergere figure di magistrati caratterizzate da un mix di impunità, mediatizzazione estrema e politicizzazione senza simili nel mondo occidentale”.
“Numerose sentenze della Corte europea dei Diritti dell’Uomo” – scrive ancora Brunetta – “stabiliscono l’esistenza di una violazione commessa dallo Stato italiano contro il diritto a un giusto processo. Ok, presidente Letta?”. Sembra dire: ci siamo capiti? A metà tra un suggerimento e un avvertimento, tra il serio e il faceto, il capogruppo Pdl tira le orecchie al capo del Governo e chiude: “Ripeto: impunità, mediatizzazione, politicizzazione senza simili nel mondo occidentale! Altro che Stato di diritto”. Ora la palla passa a Letta: sarà costretto ad un passo indietro per calmare gli animi?