[ad]Ignazio Visco è il terzo nella gerarchia di via Nazionale, dopo il Governatore Draghi e il Direttore Generale Saccomanni. La sua nomina avviene per superare la contrapposizione tra il candidato di Tremonti, Grilli, e il naturale successore di Draghi, Saccomanni, implicitamente indicato anche dal Consiglio Superiore dell’Istituto.
Bini Smaghi era stato considerato papabile ultimamente soprattutto perche’ questo lo avrebbe rimosso facilmente dal board della BCE. Sarkozy esige giustamente che si ristabiliscano le quote di rappresentanza nel board in questo momento con 2 italiani e nessun francese, ricordiamo che non c’e’ alcun automatismo per quanto riguarda le sostituzioni dei membri quindi o Bini Smaghi si dimette di sua sponte o resta in barba a qualsiasi gentlemen agreement tra governi europei. Si diceva che appunto il governo italiano potesse essere tentato di promuoverlo proprio per rimuoverlo senza problemi dalla BCE (promoveatur ut amoveatur). Bini Smaghi avrebbe pero’ quasi certamente avuto il parere contrario Consiglio Superiore di Bankitalia e di questo Napolitano non poteva non tenerne conto cosi’ come ne ha tenuto conto non sostenendo la candidatura di Grilli (la qual cosa ha infastidito certamente Bossi che ha subito esternato in proposito lamentandosi delle pressioni del Presidente della Repubblica.
A ben vedere Ignazio Visco (nessuna parentela con l’ex ministro Visco) forse era l’unica via di uscita all’empasse che si era creato visto che e’ una soluzione interna come auspicato da molti e visto che per mantenere l’equilibrio bisognava scontentare un po’ tutti nelle loro aspettative piuttosto che fare pendere la bilancia da un lato solo. Decisamente piu’ gradito da parte dei funzionari della Banca d’Italia rispetto a Bini Smaghi e Grilli, e crea minori problemi di gerarchie interne come forse avrebbe potuto la ventilata nomina della Tarantola.
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[ad]«Una scelta valida», hanno commentato autorevoli fonti del Consiglio Superiore di Bankitalia, che poco prima della designazione di Visco, però, aveva giudicato «non piacevole» il modo in cui è stata gestita le designazione del governatore. Visco è considerato da molti anni all’interno della Banca d’Italia il Governatore in pectore per le sue brillantissime qualità di economista e per la larga stima che lo circonda nella comunità degli economisti italiani ed esteri. Il nuovo Governatore è nato a Napoli ma non risponde ad alcuno degli stereotipi che, spesso erroneamente, si attribuiscono ai napoletani. E’ infatti un uomo molto rigoroso, schivo e poco incline alla battuta. Per quel che si conosce di lui gli si addice piuttosto la sottile e fredda ironia “british”.
E’ un raffinato economista, forse quello di maggiore talento in Bankitalia. Visco continuerà l’azione di indirizzo, di stimolo e di alta consulenza della Banca d’Italia sulla scia dei grandi governatori del recente passato: Guido Carli, Paolo Baffi, Carlo Azeglio Ciampi e Mario Draghi. Nella tradizione di correttezza della nostra Banca Centrale pensiamo che almeno per qualche tempo il Direttore generale Saccomanni resterà al suo posto, per cedere il passo, nel momento politico più opportuno, ad uno degli altri due membri del Direttorio che seguono Visco per anzianità di carica: Carosio o Tarantola.
Al nuovo Governatore i migliori auguri dalla nostra Redazione