A Parigi si è scritta la parola fine all’era Moratti, presidente dell’Inter dal febbraio del 1995. In attesa delle firme che arriveranno la prossima settimana, si può dire con certezza che ci sarà un po’ di Indonesia nella Serie A.
E’ stata un’estate assai tormentata per i tifosi nerazzurri. Non bastava un campionato, lo scorso, fallimentare, terminato con la mancata qualificazione all’Europa League. Ci si è messo pure questo ricco giovanotto indonesiano di nome Erick Thohir ad agitare le calde giornate milanesi.
L’arrivo di Mazzarri, e di tanti giovani di belle speranze, oltre all’ottimo inizio di campionato hanno portato entusiasmo nella Milano nerazzurra che ora si prepara ad accogliere la nuova proprietà.
Una svolta necessaria. Sui sentimenti, forti, di Moratti, ha prevalso la ragione. I diciotto anni di presidenza del petroliere milanese sono stati caratterizzati dai trionfi, ma anche dai tanti sacrifici economici. Impossibile, almeno per ora, competere con le big d’Europa per ripetere quell’anno indimenticabile del triplete.
Per Moratti sarà assai doloroso apporre la propria firma su quel contratto che i suoi legali e quelli dell’indonesiano stanno preparando, lontano da Milano. Thohir ha sempre rispettato i tempi richiesti dal presidente nerazzurro nei due incontri avvenuti tra maggio e luglio. Doveroso conoscere il tycoon asiatico, ascoltare il suo progetto, le sue idee vincenti. L’Inter è, e sarà per sempre il suo più grande amore, ereditato dal padre Angelo, al timone della Grande Inter del Mago Herrera.
“Non credo che resterò presidente”. Nella nuova Inter indonesiana si vedranno molte facce nuove, ma ci sarà lo stesso un esponente della famiglia milanese. Non Massimo, ma il figlio Angelo Mario, che ha sempre seguito la squadra. Il suo ruolo all’interno dell’assetto societario non è stato ancora definito. Non potrà certamente alzare la voce per contestare le decisioni di Thohir, a partire dal mercato, ma assolverà la funzione di garante per tutti i tifosi.
Non bastano le rassicurazioni. E’ tanta la preoccupazione che si respira tra i tifosi. Riuscirà questo ambizioso quarantenne ad essere un vincente anche nello sport più amato in Italia? Ai posteri l’ardua sentenza. I milioni di Thohir sono però tanti. E ci sarebbero altri ricchi imprenditori indonesiano pronti a sposare il progetto di investire in una della più importanti realtà calcistiche della Penisola, ma l’utilizzo del condizionale è d’obbligo.
Un’altra società storica della Serie A si appresta a cambiare lingua. Non si parlerà l’americano dei proprietari della Roma, ma un idioma sconosciuto ai più.