La quarta giornata di Serie A confermerà il classico schema a “spezzatino”, con 3 gare al sabato (2 alle 18, una alle 20:45) e tutte le altre alla domenica (5 partite alle 15, una alle 12:30 ed il solito posticipo serale). Non ci saranno gare al lunedì, considerando che la quinta giornata andrà in scena già mercoledì 25 settembre, primo dei tre turni infrasettimanali previsti per la Serie A 2013-14.
La giornata sarà aperta dal doppio anticipo delle 18, che vedrà in campo Cagliari-Sampdoria e Chievo-Udinese. In quella che potrebbe essere l’ultima gara a Trieste prima del ritorno al Sant’Elia, il Cagliari proverà a dare continuità al pareggio strappato a Firenze nei minuti finali della scorsa giornata. La Sampdoria dovrà invece risollevarsi dopo il brutto rovescio subito nel derby.
Lopez ha un dubbio in attacco, con Ibarbo favorito su Sau. Tra i blucerchiati mancherà Eder, che potrebbe essere sostituito da Pozzi (confermando il 3-5-2) o da Sansone (passando a un più coperto 3-4-2-1). Appena 4 le vittorie in trasferta della Samp, l’ultima targata 2007-08.
Nell’altro anticipo pomeridiano il Chievo ospiterà al Bentegodi l’Udinese. I clivensi sono ancora alla ricerca della prima vittoria, e sono reduci da due sconfitte con ben 7 gol subiti. Un po’ troppo per un allenatore tatticamente molto organizzato come Sannino. Estigarribia dovrebbe partire dal 1’ nel classico 4-4-2, mentre Guidolin perde Domizzi ma recupera Basta. Quella di oggi sarà la tredicesima sfida al Bentegodi: il bilancio vede in vantaggio i friulani con 4 vittorie, a fronte di 3 successi gialloblu.
L’anticipo serale vedrà in campo Genoa e Livorno. I rossoblu di Liverani, galvanizzati dal trionfo nel derby che ha permesso di muovere la classifica, dovrebbero scendere in campo con la stessa formazione che ha affrontato la Samp. Nel Livorno, reduce da 2 vittorie consecutive, ballottaggio sull’out sinistro tra Mbaye e Gemiti. Una sola sconfitta al Marassi per il Genoa contro i labronici, risalente ad oltre 70 anni fa.
Il lunch match domenicale vedrà impegnate Sassuolo ed Inter, sfida inedita in A. Quasi un derby per il presidente della compagine emiliana, sfegatato tifoso rossonero. Di Francesco si affiderà all’ex Schelotto per provare a conquistare i primi punti di sempre in Serie A. Ballottaggio Zaza-Floro Flores in attacco, mentre Rossini sostituirà il lungodegente Terranova, che starà fuori per circa 6 mesi. Mazzarri invece dovrebbe confermare l’11 che ha pareggiato contro la Juventus, con Milito ancora in panca.
I big match domenicali delle ore 15 vedranno in campo Juventus-Verona e il derby della Capitale. I bianconeri, dopo 2 pareggi tra campionato e Champions, proveranno a ripartire contro gli scaligeri affidandosi al turnover. In porta ci sarà Storari, mentre Isla ed Ogbonna contendono una maglia a Lichtsteiner e Chiellini. Ballottaggio in attacco tra Vucinic e Quagliarella, per affiancare Tevez. Marchisio torna tra i convocati dopo oltre un mese, ma partirà dalla panchina.
Mandorlini deve fare i conti con gli infortuni (fuori Toni, Martinho, Albertazzi e Maietta). Confermato il 4-3-3 con Cacia punta centrale. Il Verona non ha mai vinto a Torino. Gli ultimi due precedenti (in A nel 2002 ed in B nella stagione 2006-07) sono terminati con lo stesso punteggio di 1-0 (reti rispettivamente di Nedved e dell’ex Camoranesi).
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Il derby della Capitale è, in ordine cronologico, la seconda delle cinque stracittadine stagionali. Dei numerosi aneddoti e statistiche legati a questa affascinante gara si è già parlato. La Roma arriva favorita all’appuntamento, in virtù della leadership in campionato a punteggio pieno. Buon momento anche per la Lazio, reduce da due vittorie contro Chievo e Legia Varsavia con zero gol subiti.
Garcia dovrebbe confermare l’11 vincente a Parma (un solo dubbio tra Gervinho e Ljajic). Petkovic ritrova Klose e Ledesma (a riposo in coppa), mentre Hernanes ha scontato la squalifica rimediata a causa dell’espulsione contro la Juventus.
Le altre 3 gare delle ore 15 vedranno in campo Atalanta-Fiorentina, Bologna-Torino e Catania-Parma. A Bergamo Montella confermerà il modulo 4-3-1-2 visto in coppa, con Mati Fernandez al posto dello squalificato Pizarro. Colantuono invece ha il dubbio tra il 4-3-3 (con Brienza) e il 3-5-2 (con Lucchini in difesa e Del Grosso fluidificante sinistro). I precedenti a Bergamo sono 57, con 20 vittorie nerazzurre, 24 pareggi e 13 successi viola.
Bologna e Torino sono reduci da due pareggi, il buon punto raccolto dagli emiliani contro l’Udinese e la rimonta piena di polemiche subita dai granata nella gara contro il Milan. Un pareggio è anche l’ultimo precedente al Dall’Ara tra le due squadre, 2-2 nella scorsa stagione. I precedenti complessivi sono 62, con 34 vittorie dei felsinei, 11 successi granata e 17 pareggi.
Pioli dovrebbe confermare il 4-3-1-2 ed il trio d’attacco formato da Bianchi e Moscardelli, supportati da Diamanti. Nel Torino mancherà Larrondo, dopo il brutto infortunio patito contro il Milan.
Il Catania di Maran affronta il Parma per provare a schiodarsi dall’ultimo posto in cui è clamorosamente relegato dopo le prime tre giornate. Il tecnico degli etnei cambia, passando alla difesa a 3 con Bergessio e Leto coppia d’attacco. Classifica deficitaria anche per il Parma, con appena un punto in tre giornate. Tuttavia Donadoni non dovrebbe cambiare molto rispetto alla sconfitta contro la Roma, con Cassano ed Amauri confermati in attacco.
Per raccogliere i primi punti in campionato, il Catania si affida alle statistiche: nessuna vittoria per il Parma nei 6 precedenti giocati al Cibali nella massima serie (tutti dal 2006 in poi). I successi degli etnei sono invece 4 (l’ultimo nella scorsa stagione, 2-0 firmato Gomez-Bergessio), mentre i pareggi sono due.
Il posticipo che chiuderà la quarta giornata vedrà in campo Milan e Napoli, nel big match di San Siro. Le due squadre arrivano all’appuntamento galvanizzate dalle vittorie in Champions ai danni di Celtic e Borussia Dortmund. Allegri recupera Abate e Poli, mentre Robinho dovrebbe sostituire Birsa, in un 4-3-1-2 che potrebbe facilmente diventare 4-3-3.
Benitez si presenta a Milano a punteggio pieno (4 vittorie su 4 gare ufficiali tra campionato e Champions), affidandosi al consueto 4-2-3-1. Solito ballottaggio tra Pandev ed Insigne e tra Cannavaro e Britos. Qualche possibilità in mediana anche per Dzemaili, anche se Inler pare avere molte più chances di partire da titolare.
Ben 65 i precedenti a San Siro, con 31 successi del Milan, 23 pareggi ed 11 vittorie del Napoli. L’ultima vittoria partenopea è targata 1986, mentre negli ultimi 2 precedenti la gara si è conclusa in parità (0-0 nel 2011-12 e 1-1 la scorsa stagione, con reti di Flamini e Pandev).