La Juventus si rialza dopo il mezzo passo falso di Copenhagen, battendo di misura il Verona, con un 2-1 piuttosto bugiardo, vista la notevole mole di gioco e di occasioni create dai bianconeri. Tre punti che rilanciano la Vecchia Signora, pur permanendo problemi di scarsa lucidità al momento della conclusione.
Conte prosegue nel turnover, lasciando a riposo Buffon, Chiellini e Lichtsteiner. Rispetto alla gara di Champions rientrano Barzagli e Asamoah, mentre Vucinic parte ancora dalla panchina, dove si rivede anche Marchisio, al rientro dall’infortunio. Debutto dal 1° per Llorente ed Isla, mentre per Storari è l’esordio stagionale assoluto.
Mandorlini rinuncia al consueto 4-3-3 e propone un più coperto 3-5-1-1, con Cacia unica punta e Jorginho trequartista, anche se il suo compito principale è quello di marcare a uomo Pirlo più che supportare l’attaccante calabrese.
Il primo quarto d’ora è contrassegnato da alcune velleitarie conclusioni dalla distanza della Juventus (prima Bonucci, poi Tevez), un colpo di testa debole di Vidal ed un paio di colpi proibiti subiti dal portiere scaligero, colpito inavvertitamente dai suoi compagni di reparto.
Mentre Vidal inizia ad accusare qualche problemino (poi risolto) alla caviglia, i bianconeri continuano a macinare gioco, sebbene le occasioni continuino a latitare. Il Verona si difende bene ed inizia ad affacciarsi in contropiede, con una buona giocata in appoggio di Cacia, non sfruttata da Jorginho. Premessa al gol, che arriva al 36° sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Cacciatore pronto a deviare in rete da due passi.
La rete veneta sblocca i bianconeri, trascinati dall’attivissimo Tevez. Dopo un salvataggio sulla linea da parte dei difensori scaligeri, l’Apache riporta la gara in parità al 40°, sfruttando la verticalizzazione di Bonucci e battendo Rafael con un gran destro ad incrociare, che tocca il palo prima di terminare in rete. Lo stesso argentino al primo minuto di recupero sfiora il gol del vantaggio, con uno straordinario tiro a giro che si stampa sul palo sinistro e poi su quello destro (dopo aver percorso tutta la linea di porta) per poi terminare la sua corsa tra le braccia di Rafael.
Tuttavia, i bianconeri non ci stanno a chiudere il primo tempo in parità. E così, a 30 secondi dal termine della prima frazione di gioco, Fernando Llorente (autore di una buona prova, nonostante non sia ancora al massimo della brillantezza) brucia Moras sul tempo e mette in mostra il pezzo forte del suo repertorio, scaraventando in rete di testa su perfetto cross di Vidal.
Il gol subito sul finale di tempo demoralizza il Verona, che per larghi tratti del secondo tempo subisce l’autorevolezza dei bianconeri, decisi a mettere in cassaforte il risultato. Tuttavia, la Juventus pecca di concretezza sotto porta. Prima Asamoah e poi Pogba sprecano da posizione favorevole. Il francese ci prova invano anche con una botta dalla distanza, prima di stampare sulla traversa un bel destro a giro.
Un Pirlo poco ispirato (e francobollato per tutta la gara da Jorginho) impegna Rafael su punizione, prima di dare il via al valzer dei cambi, lasciando il posto al rientrante Marchisio. Dopo 2 minuti tocca a Vucinic, che rileva un applauditissimo Llorente.
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Mandorlini nel frattempo prova ad aumentare il peso offensivo, inserendo prima Gomez e poi Iturbe. Tuttavia, i gialloblu non riescono a farsi mai vedere dalle parti di Storari. Nemmeno l’ingresso di Giovinco al posto di Tevez (migliore in campo) cambia l’inerzia della gara, con i bianconeri sempre in attacco ma poco lucidi sotto porta.
Conte può essere piuttosto soddisfatto della sua squadra, in grado di produrre buon gioco nonostante la scarsa vena di Pirlo. Tuttavia, la squadra dell’allenatore leccese continua a peccare di leziosità sotto porta, stesso difetto mostrato nella trasferta di Copenhagen. Buone le risposte da parte dei nuovi acquisti dell’attacco (Tevez solito trascinatore, bene anche Llorente), discreta anche la prova di Isla ed Ogbonna.
Anche Mandorlini può sorridere dinanzi alla prova dei suoi ragazzi, nonostante la sconfitta. La compagine scaligera si è difesa bene ripartendo pericolosamente, sebbene non sia riuscita a gestire il gol di vantaggio. L’assenza di Toni è una perdita pesante, tuttavia il tecnico gialloblu può trarre delle conclusioni positive dalla trasferta torinese.
Pagelle e tabellino di Inter-Juventus:
Marcatori: Cacciatore (V) al 36° pt, Tevez (J) al 40° pt, Llorente (J) al 48° pt.
Juventus (3-5-2): Storari sv; Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Ogbonna 6.5; Isla 6.5, Vidal 6.5, Pirlo 5.5 (dal 21°st Marchisio 6), Pogba 6, Asamoah 6; Llorente 6.5 (dal 24°st Vucinic 5.5), Tevez 7 (dal 34°st Giovinco 6). All. Conte 6.5.
Verona (3-5-1-1): Rafael 6.5; Moras 5.5, Gonzalez 6, Bianchetti 6.5; Cacciatore 6, Romulo 6, Donati 6 (dal 13°st Gomez 5.5), Halfredsson 6.5 (dal 32°st Donadel sv), Agostini 6 (dal 22°st Iturbe sv); Jorginho 6.5; Cacia 5.5. All. Mandorlini 6.5.