Vettel: il Mondiale è tuo.
Un’altra domenica senza storia. Un altro Gran Premio che ha visto la solita monoposto numero 1 trionfare. A Sebastian Vettel e alla sua Red Bull manca davvero pochissimo per chiudere in anticipo il Mondiale 2014.
Il tredicesimo GP della stagione si corre nel modernissimo circuito di Marina Bay a Singapore, unica gara del Mondiale a svolgersi in notturna per garantire maggiore spettacolo e, anche, per consentire comode dirette televisive pomeridiane agli appassionati europei.
Non c’è storia. Sebastian Vettel si è quasi laureato per la quarta volta di fila Campione del Mondo. A sei gare dal termine e 60 punti di vantaggio, nemmeno un intervento diretto della Provvidenza può far ritornare il Mondiale piloti a Maranello. Il tedesco della scuderia austriaca dovrebbe combinarla davvero grossa per farsi rimontare e superare da Fernando Alonso. E con una Red Bull così extraterrestre pare assai improbabile.
Dopo aver ufficializzato il gran ritorno di Kimi Raikkonen, di cui già si mormorava ad inizio estate, la Ferrari era chiamata ad un’impresa epica. Un po’ come sempre, con un leader del Mondiale così. Alonso, con la testa evidentemente proiettata alla prossima stagione e al suo futuro compagno di squadra, in cuor suo ci credeva ad un’inaspettata vittoria. Così come ci si aspettava una reazione forte di Felipe Massa, separato in casa e alla ricerca di un volante per la prossima stagione.
“Un secondo posto che vale la vittoria”. Alonso vince il GP di Singapore, categoria terrestri. E’ lui il primo tra i piloti “normali”, che non hanno le ali al posto dei pneumatici. I quasi 309 km del circuito cittadino asiatico, nulla a che fare con quello più glorioso del Principato di Monaco, sono la fotocopia di gran parte dei GP di quest’anno. Vettel che parte dalla pole, Ferrari indietro, e di mezzo diversi piloti ad insidiare gli unici due posti rimasti nel podio, ovvero il secondo ed il terzo.
Il pilota spagnolo della Rossa di Maranello è il grande protagonista. Partito molto indietro, dalla settima posizione, è autore della sua solita rimonta rabbiosa, propria di chi non vuole mollare. Dopo aver scavalcato chi in qualifica aveva fatto meglio di lui, recupera diverse posizioni, fino a portarsi dietro a Vettel.
La strategia, che qualche volta quest’anno aveva rovinato le gare di Alonso, questa volta è stata vincente. Gli uomini in rosso, infatti, hanno sfruttato al meglio l’ingresso della safety car per l’incidente di Ricciardo.
Terzo posto finale per Raikkonen, che ha sofferto per tutta la gara a causa di problemi alla schiena. Quarto Rosberg che precede l’altra Mercedes di Hamilton, mentre Massa chiude sesto.
Prossimo appuntamento il primo week end di Ottobre in Corea del Sud.