Un week end certamente divertente quello che ha regalato la quarta giornata di Serie A . Risultati tennistici, goal pesantissimi, un ritorno firmato con una doppietta e un’espulsione che farà arrabbiare molto il C.T. Prandelli. E poi due squadre a punteggio pieno.
Il posticipo conferma lo stato di grazia del Napoli. I partenopei di Benitez, battendo il Milan di Allegri, tornano alla vittoria all’ombra della Madonnina dopo l’era Maradona. E se qualcuno non l’avesse ancora capito, sotto il Vesuvio si sogna lo Scudetto.
Superiorità azzurra. Il Milan, nonostante una situazione di gravissima emergenza a causa dei troppi infortuni, onora fino in fondo l’impegno contro la temibile truppa del comandante Benitez. Tuttavia i tifosi rossoneri si aspettavano che i propri beniamini fermassero l’avanzata del Napoli verso la vetta della classifica.
Prima Britos su cross di Albiol, quindi il raddoppio nel secondo tempo con una rasoiata nemmeno troppo irresistibile di Higuain, ma Balotelli accorcia le distanze sul finire della partita. Da registrare c’è Reina che para un rigore all’attaccante rossonero: si interrompe così una lunghissima striscia positiva di trasformazioni dal dischetto. Sempre Super Mario protagonista, che al triplice fischio si scaglia verso l’arbitro Banti. Volano parole grosse e minacce vergognose: giuste le tre giornate di squalifica inflitte dal giudice sportivo.
Povero Sassuolo. A Reggio Emilia ci si aspettava una bella prestazione da parte dei neroverdi contro l’Inter del sergente di ferro Mazzarri. I neroazzurri, invece, distruggono il Sassuolo con un punteggio storico per un campionato italiano di serie A: 7 a 0. Sarà stata l’ultima partita di Massimo Moratti da presidente aspettando Thohir? Intanto torna al goal dopo più di sei mesi a causa di un grave infortunio, Milito autore di una doppietta. Per gli emiliani crisi nera. Di Francesco difficilmente arriverà al famoso panettone se la sua squadra continuerà a perdere. Squinzi, arrabbiatissimo, deciderà cosa fare dopo il turno infrasettimanale.
Quanto sei bella Roma. Nessuno avrebbe pronosticato una Roma così in alto dopo quattro giornate. Garcia sta lavorando molto bene con una squadra che, nonostante le partenze illustri, sta regalando emozioni ai propri tifosi. La prima, forse la più grande finora, è arrivata in un soleggiato pomeriggio di fine settembre. Il derby di Roma non è una partita come tutte le altre. Balzaretti e Ljajic con i loro goal hanno fatto gioire la Sud. Non saranno felici i laziali da questa batosta. In casa biancoceleste l’ambiente non è dei migliori, viste le continue polemiche tra tifosi e presidente.
Finalmente Llorente. L’attaccante spagnolo decide la partita contro il Verona del guastafeste Mandorlini. Dopo il vantaggio veronese, la Juventus davanti ai propri tifosi pareggia prima con Tevez, pregevole tra l’altro, la sua realizzazione. Quindi arriva il tanto atteso primo goal in bianconero per Llorente in Serie A. Da questo momento lo spagnolo non sarà più un oggetto misterioso. Tre punti importanti per il morale dei campioni d’Italia, soprattutto, dopo il mezzo passo falso in Champions contro il Copenhagen.
Rossi c’è. Fantastica la storia dell’attaccante italo-americano. Dopo due gravissimi infortuni e la retrocessione della sua ex squadra, il Villareal, in pochi avrebbe scommesso su di lui. Ma i Della Valle non se la sono lasciata sfuggire quest’occasione, ed ora si godono le prodezze di Rossi, bomber ritrovato. In attesa del recupero di Mario Gomez, a far goal ci pensa lui. E la Fiorentina vola.
E da martedì, via al turno infrasettimanale. Non male per chi non riesce a vivere senza calcio.