Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha visitato il cantiere della Tav di Chiomonte, in Val di Susa.
Ad accompagnare il ministro Alfano il capo della polizia Alessandro Pansa, il presidente della regione Roberto Cota, il neo prefetto di Torino Paola Basilone ed il presidente della provincia di Torino Antonio Saitta oltre al commissario per la Tav Mario Virano.
Il ministro Alfano in visita presso il tunnel dove l’altro ieri è entrata la fresa che tra una ventina di giorni comincerà a scavare la montagna.
Le parole del ministro dell’interno Alfano. “Nessuno potrà fermare un’opera che è stata decisa da uno Stato sovrano, consultando le comunità locali”.
Alfano ha anche aggiunto: “Lo Stato è unito e fa squadra, protegge l’opera e ne assicura la realizzazione. Lo fa perché il suo mestiere è difendere i cittadini e le opere che ritiene strategiche come questa. Non sarà consentito a nessuno di interrompere con la delinquenza e la violenza quest’opera che e’ già cominciata. Siamo qui a difendere l’opera, a difendere le maestranze, perché questa è un’opera che darà sviluppo non solo a questa terra ma all’intero Paese”.
Sempre sulla coesione e sull’unità Alfano ha precisato che “il cantiere è andato avanti a prescindere dai colori politici del Governo”.
“Abbiamo voluto essere qui – ha aggiunto il ministro dell’interno – a pochi giorni dall’inizio dell’attività di importanti tecnologie (la fresa che scava la galleria), questa è un’opera enorme che stiamo proteggendo in vari modi: raddoppiando il contingente dei militari, con la legge che equipara questo sito a uno di interesse militare, e con l’emendamento al decreto che indennizza le vittime di delitti non compositi, esattamente come avviene per chi subisce attacchi della mafia”.
“Nei prossimi giorni sarò – ha fatto sapere Alfano – a Caserta per rafforzare la lotta alla camorra, saremo nella terra dei fuochi. Faremo tutto ciò che serve da Nord a Sud per affermare che lo Stato è più forte dei criminali e della criminalità organizzata”.