Dimissioni dei ministri Pdl. L’ultimatum lanciato ieri dal presidente del Consiglio, Enrico Letta ai partner di maggioranza “è inaccettabile e irricevibile”.
Per questo motivo il leader del Pdl Silvio Berlusconi in una nota annuncia di aver “invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l’opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni.
La decisione assunta ieri dal presidente del Consiglio dei ministri Letta di congelare l’attività di governo, determinando in questo modo l’aumento dell’Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere dallo stesso premier e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori durante la campagna elettorale e al momento in cui votammo la fiducia a questo esecutivo da noi fortemente voluto” scrive Berlusconi nella sua dichiarazione.
“Per queste ragioni, l’ultimatum lanciato dal premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo sulla pelle degli italiani, appare irricevibile e inaccettabile” sentenzia e aggiunge: ”Pertanto, ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l’opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani”.
Alfano rassegna le dimissioni – Angelino Alfano, vicepremier e ministro dell’Interno, a nome dell’intera delegazione Pdl al governo conferma l’intenzione di dimettersi: “i ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni”.
Tabacci “Mi cadono le braccia” – Dichiarazione di Bruno Tabacci, in seguito alla notizia delle dimissioni dei ministri Pdl: “mi cadono le braccia. Mi sembra una cosa patetica. Non si sa più come reagire. Si dimettano. Per l’esponente di Centro Democratico la soluzione sta nella formazione di “un altro governo per fare la legge elettorale e la Legge di Stabilità, senza la quale l’Italia va in bancarotta”.
Epifani “Azione di sfascio” – Per il segretario del Partito Democratico Guglielmo Epifani le dimissioni dei ministri del Pdl “sono una ulteriore azione di sfascio per l’azione del governo”.
Mauro (Sc) “Appellarsi a coscienza singolo parlamentare” – Mario Mauro, ministro della Difesa, definisce “completamente pretestuoso” il contenuto della nota di Berlusconi con cui si annunciano le dimissioni del Pdl ed il “riferimento all’aumento dell’Iva. Utile appellarsi alla coscienza di ogni singolo parlamentare”.
Vendola “E’ negazione dello stato di diritto” – Per il leader di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola “non esiste comune denominatore tra le forze che hanno dato vita al governo di grande intese”. Per Vendola “siamo alla negazione dello stato di diritto”.
Cicchitto controcorrente “Serviva prima discussione interna” – Fabrizio Cicchitto ha criticato le modalità con cui si è arrivati alle dimissioni dei ministri del Pdl. Prima di arrivare a questo passo, ha spiegato, sarebbe stata necessaria “una discussione approfondita” negli organismi dirigenti e nei gruppi parlamentari del Pdl. “Sulla base del comunicato del presidente Berlusconi, i ministri del Pdl si dimettono dal governo Letta in seguito alle posizioni negative prese ieri dal presidente Enrico Letta al consiglio dei ministri”.
Letta “Aumento Iva colpa di dimissioni ministri Pdl” – Enrico Letta: la decisione di non bloccare l’aumento dell’Iva è “ovviamente” frutto delle dimissioni in bianco dei parlamentari del Pdl che non avrebbe garantito la conversione di un eventuale decreto. Il premier respinge le accuse giunte dal Pdl e sottolinea che “il tentativo di Berlusconi di rovesciare la questione è contraddetto dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti perché la decisione di ieri del Consiglio dei ministri è stata causata dalle dimissioni in bianco annunciate da deputati e senatori del Pdl che non avrebbero garantito che l’eventuale decreto legge potesse essere convertito in legge”.
Napolitano informato sui fatti – L’Ufficio stampa della Presidenza della Repubblica informa che “il Presidente della Repubblica è stato informato dal presidente del Consiglio delle decisioni comunicategli di ministri del Pdl”. “Dopo il rientro a Roma – si legge ancora – concorderà con il presidente Letta l’incontro che le decisioni odierne rendono necessario”.
#IVA colpa dimissione parlamentari che ha provocato crisi e reso impossibile continuare.Berlusconi rovesciafrittata,italiani non abbocchino!
— Enrico Letta (@EnricoLetta) September 28, 2013
Il tweet di Letta: “Italiani non abbocchino a Berlusconi” – Guerra di dichiarazioni tra Pdl e Palazzo Chigi e Enrico Letta affida al suo account Twitter una puntuta sintesi della brusca accelerazione nel muro contro muro delle ultime ore: “#Iva colpa dimissione parlamentari che ha provocato crisi e reso impossibile continuare. Berlusconi rovesciafrittata, italiani non abbocchino!”.
Folli (Sole24Ore) “Mercati puniranno Italia” – L’editorialista del Sole24Ore Stefano Folli invitato a commentare le dimissioni di parlamentari e ministri Pdl e conseguente crisi di Governo ha parlato dei “prossimi giorni come pieni di interrogativi e della possibilità che i mercati puniscano pesantemente l’Italia”.
Letta “Da Berlusconi gesto folle” – Dal sito ufficiale del Governo: “Berlusconi per cercare di giustificare il gesto folle e irresponsabile di oggi, tutto finalizzato esclusivamente a coprire le sue vicende personali, tenta di rovesciare la frittata utilizzando l’alibi dell’IVA. La responsabilità dell’aumento dell’IVA è invece proprio di Berlusconi e della sua decisione di far dimettere i propri parlamentari mercoledì, fatto senza precedenti, che priva il Parlamento e la maggioranza della certezza necessaria per assumere provvedimenti che vanno poi convertiti. Per questo, ieri si era deciso di andare al chiarimento parlamentare e si era concordemente stabilito di posporre a dopo il voto in Parlamento i provvedimenti economici necessari. Gli italiani sapranno rimandare al mittente una bugia così macroscopica e un simile tentativo di totale stravolgimento della realtà. In Parlamento ognuno si assumerà le proprie responsabilità d’innanzi al Paese”.
Grillo e Casaleggio “No accordi andiamo al voto con Porcellum” – No ad accordi e nessuna fiducia. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in contatto continuo in queste ore, tracciano la linea del Movimento. E ribadiscono il loro no alla riforma del Porcellum “per evitare un super-Porcellum”. In sintesi, “no a fregature studiate apposta per metterci fuori gioco”