I leaders di cinque Paesi micronesiani (Palau, Nauru, le Isole Marshall, Kiribati e gli Stati Federati di Micronesia) appartenenti al Forum delle Isole del Pacifico hanno minacciato di abbandonare l’organizzazione nel caso in cui non fosse accolta la loro richiesta di eleggere il nuovo segretario generale, secondo un accordo informale che prevederebbe che fosse il turno degli Stati micronesiani di eleggere un loro rappresentante.
Dopo un summit, tenutosi a Palau, i capi di stato dei cinque paesi hanno dichiarato: “se questo patto non verrà onorato, allora i presidenti non vedrebbero benefici derivanti dalla permanenza nel Forum”.
L’abbandono del Forum da parte degli Stati micronesiani rappresenterebbe una forte problematica per la regione e aprirebbe le porte a un’espansione cinese nell’area. La stessa Cina, infatti, è stata accusata dal Segretario della difesa statunitense di “destabilizzare la regione”.
Nonostante ciò, i leaders dei restanti stati credono, vista la situazione pandemica, che la ricerca di un leader più esperto di quello indicato dagli Stati micronesiani (Gerald Zackios, ambasciatore delle Isole Marshall presso le Nazioni Unite) dovrebbe prevalere rispetto al rispetto dell’accordo. La scelta del la maggioranza degli Stati membri ricadrebbe, difatti, su Henry Puna, ex primo ministro delle Isole Cook.
Ricordiamo che il Forum delle Isole del Pacifico è un’organizzazione Inter-governamentale, composta da 18 Stati dell’area pacifica. Fondato nel 1971, ha l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra i paesi membri dal punto di vista economico, politico e della sicurezza. L’organizzazione è diretta da un segretario generale, la cui carica ha durata triennale.
L’organizzazione si articola in quattro divisioni, divise secondo l’area di competenza: quella per la politica economica e lo sviluppo, quella per il commercio e gli investimenti, quella per gli affari politici, internazionali e legali e quella per i servizi aziendali.