Cronache de “Il nostro tempo” – Bologna 22-23 Ottobre 2011
Sabato e domanica è Bologna si è svolta l’iniziativa organizzata da Pippo Civati e Debora Serracchiani “Il nostro tempo”. L’iniziativa si è svolta in un grande tendone con le pareti trasparenti. I passanti si fermano e sbirciano dentro. Sembra quasi una metafora del Partito di cui, all’interno, si sente tanto il bisogno: trasparente, aperto e vicino alle persone. Tanti i leader del centrosinistra, da Rosy Bindi a Dario Franceschini, passando per Nicola Zingaretti, Vasco Errani, Enrico Rossi e Ivan Scalfarotto.
[ad]Lo scopo dell’iniziativa era sopprattutto raccogliere e presentare idee e proposte. Sul palco si sono avvicendati politici e semplici cittadini, amministratori e esperti.
L’iniziativa voleva soprattutto essere un modo per riavvicinare le persone alla politica. Il bisogno di ridurre la distanza è sempre più grande. Lo mostra bene un aneddoto che racconta Alessandro Gilioli: la difficoltà di recuperare tanta gente a un minimo di speranza nella politica l’ha vista sabato, quando due ragazzi poco più che maggiorenni, a spasso per i fatti loro, sono passati per piazza Maggiore, hanno messo il naso nel tendone di Civati e Serracchiani, hanno visto lo scatolone per il fund raising all’ingresso e hanno commentato: “Oh, vogliono pure dei soldi, dopo tutto quello che ci hanno fregato”.
Chiare le proposte della due giorni. Si chiedono primarie per scegliere i parlamentari, l’adozione di strumenti referendari anche all’interno del Pd e la possibilità di partecipare alle campagne che gli elettori sostengono. Si è proposta anche una grande campagna politica e culturale contro i conflitti di interesse e contro la corruzione da raggiungere attraverso una maggiore trasparenza nel finanziamento ai partiti (associazioni e fondazioni comprese), una riduzione sensibile dei costi della politica (metà parlamentari a metà prezzo) e il superamento del regime del rimborso elettorale sostituito da campagne di finanziamento, come quelle che sostengono l’iniziativa di Bologna.
Sono state anche proposte politiche in campo ambientale e per un’edilizia di qualità, per il rispetto dell’agricoltura e del paesaggio. Si è parlato di mobilità sociale e rilancio dell’economia proponendo una riforma fiscale che premi il lavoro e l’impresa e gravi maggiormente sui patrimoni, partendo da quelli immobiliari, un tabù solo italiano da sfatare. Si è discusso di welfare proponendo un patto per dare la pensione ai giovani, con il contributo di tutti, e una rivisitazione complessiva del sistema degli ammortizzatori sociali, che nessuno ha mai inteso riformare, in questi anni.
Infine, da Bologna Pippo Civati ha lanciato la sfida: “Se qualcuno vuole affermare che i ruoli di segretario e di candidato premier vanno distinti, allora le due questioni vanno affrontate entrambe, insieme. Che si voti l’anno prossimo o nel 2013, i nostri elettori dovranno poter scegliere un candidato premier e un segretario nazionale che lo sostenga con determinazione. Con lo spirito però del nostro tempo. E quando sarà il momento, in ogni caso, nella lealtà, nella collaborazione, nel progetto politico, noi ci saremo e ci saremo fino in fondo”.