D’Alema “Con voto a marzo primarie solo per premier. Niente Congresso”
“Dipende molto dai tempi del processo politico ed elettorale ma se si va al voto tra fine febbraio e primi di marzo temo che a dicembre si dovrebbero fare le primarie per il premier”. Ad affermarlo è Massimo D’Alema parlando ai microfoni di Tgcom 24. Per l’ex premier la crisi aperta da Silvio Berlusconi impone un cambio di rotta anche nel partito. Se infatti il premier Enrico Letta non riuscisse a trovare la maggioranza mercoledì al Senato c’è la certezza, o quasi, che si andrebbe di nuovo alle urne. E così il Congresso per eleggere il segretario democratico si trasformerebbe in una sfida per il candidato premier del Pd. D’Alema è infatti scettico su un possibile Letta bis “Penso che il Pd e Letta possano valutare solo fatti politici rilevanti sotto il profilo della qualità politica e dei numeri per un eventuale Letta-bis, perché con un pugno di dissidenti non si governa il Paese”. Le soluzioni sono quindi due: “O ci sono scenari politici nuovi o si fanno legge di stabilità e legge elettorale e poi si va al voto” ammonisce D’Alema.
Altra cosa di cui è certo il fondatore di Italianieuropei è che la colpa della crisi è da attribuire solo ed esclusivamente di Berlusconi: “Questa crisi è una scelta gravissima contro gli interessi Paese di cui porta intera la responsabilità Silvio Berlusconi e insieme a lui il gruppetto dei cosiddetti falchi, la parte più becera, faziosa del Pdl. E’ una decisione sbagliata, contraria agli interessi del Paese”. Infine una battuta anche su Grillo che aveva dichiarato di essere pronto ad andarsene se gli italiani alle prossime elezioni dovessero votare ancora Pd e Pdl. “? Beh, è una buona opportunità – ha commentato – Potrebbe abbandonare il Paese a nuoto. Sarebbe una bella scena: staremmo tutti lì a salutarlo”.