Nel fuori onda di Berlusconi, diffuso ieri sera da Piazza Pulita (La 7), l’ex presidente del consiglio riferisce di interferenze da parte del Capo dello Stato Napolitano.
Berlusconi in sostanza sostiene di aver saputo che il Colle sarebbe intervenuto quando avrebbe appreso di una riduzione della somma da pagare a De Benedetti nella sentenza sul lodo Mondadori.
TRASCRIZIONE DEL FUORI ONDA DI BERLUSCONI
Berlusconi: No guarda, non riesco più a dormire X: Dice che son cinquanta giorni che non dormi eh!
B: Cinquanta cinque giorni X: Come cavolo fai a reggere?
B: Mi metto alla scrivania eh niente, non riesco a dormire. Poi vado a letto e rimango con gli occhi sbarrati
B: Tu non riesci ad avere nessuna informazione su quello che è successo alla…sezione civile della Cassazione per il lodo De Benedetti?! Perché mi è stato detto che il Capo dello Stato avrebbe telefonato per avere la sentenza prima che venisse pubblicata. Dopodiché ha ritelefonato da capo, ha fatto ritelefonare da Lupo al Presidente della Cassazione che ha chiamato il Presidente di Sezione costringendolo a riaprire la camera di consiglio. Cosa che non succede mai! Perché la sentenza era già pronta il 27 di giugno. E riaprendo la camera di consiglio hanno tolto circa duecento milioni di quelli da che De Benedetti doveva avere in meno. E’ una cosa gravissima.
Il presidente della Cassazione “Pura fantascienza” – Dopo il fuori onda arriva il commento di Giorgio Santacroce, primo presidente di Cassazione. “E’ pura fantascienza. E’ evidente che non c’è mai stata una cosa di questo genere “risponde a chi gli chiede un commento sul fuori onda di Berlusconi in cui l’ex premier parla di pressioni fatte dal capo dello Stato Giorgio Napolitano sui giudici della Suprema Corte in relazione alla recente sentenza sul Lodo Mondadori.
Quirinale “Delirante invenzione” – Anche il Colle risponde a stretto giro di posta ed esprime in poche righe tutta l’indignazione di Giorgio Napolitano: ”Quel che sarebbe stato riferito al senatore Berlusconi circa le vicende della sentenza sul lodo Mondadori è semplicemente un’altra delirante invenzione volgarmente diffamatoria nei confronti del Capo dello Stato”.
Per ora dal Quirinale arriva solo una nota informale. In ambienti parlamentari non si nasconde la gravità di quanto accaduto definendolo come un attacco alle istituzioni repubblicane, contro un presidente della Repubblica che gode di grande considerazione e rispetto. La telefonata, diffusa ieri sera, aggiunge una ulteriore complicazione alla situazione già difficile di questi giorni.