A poche ore dalla riunione delle Camere che deciderà il destino del Governo Letta è in corsa nel Pdl una vera e propria conta.
Quella che da tempo, nelle cronache giornalistiche, veniva rappresentata come la frattura tra i falchi e le colombe nel Pdl sembra ormai una divisione quasi prossima alla frattura insanabile.
Stanno con Berlusconi i senatori veneti del Pdl Maria Elisabetta Alberti Casellati, Anna Cinzia Bonfrisco, Niccolò Ghedini, Franco Conte, Mario Dalla Tor, Marco Marin, Giovanni Piccoli, Pierantonio Zanettin: “Alla luce di quanto deciso nella riunione dei gruppi parlamentari PDL di ieri pomeriggio i senatori veneti, relativamente alla questione di fiducia, voteranno secondo le indicazioni del Presidente Berlusconi”. Roberto Formigoni invece appoggia il segretario del centrodestra: ”Sono pronto a votare la fiducia al governo Letta, insieme al segretario del Pdl Angelino Alfano”
Galan “Alfano? Esperienza Fini non insegnato nulla” – “Oggi ho in mente questa frase di Churchill: ‘Potevano scegliere tra il disonore e la guerra, hanno scelto il disonore e avranno la guerra’. La fiducia non è questione di fedeltà o meno a Berlusconi, bensi ai nostri elettori”. Lo sottolinea il deputato azzurro, Galan. ”Vorrei ricordare che da un consenso ben inferiore al 10% siamo passati in meno di due mesi a quasi il 25%. Il perché è molto semplice e non passa certo da compromessi, strette di mano, mezze parole, collanti per poltrone o mezzucci da vecchia politica. E’ solo grazie ad un messaggio chiaro, una politica economica chiara, a valori liberali. Insomma, grazie a quanto Berlusconi è in grado di rappresentare, ancor meglio senza zavorre”.
“Se poi il nuovo volto del Pdl dovesse essere Alfano, sorretto e confortato da Giovanardi e Cicchitto non resta che dedurre che l’esperienza di Gianfranco Fini non è stata sufficiente. Scambiare l’essere moderati con il non saper prendere posizioni per tenere una linea politica, specialmente di politica economica, beh, tutto si può fare, anche commettere gravi errori”.