Non arretra di un millimetro dalle sue posizioni Silvio Berlusconi nonostante oggi il suo (ex) delfino Angelino Alfano abbia dichiarato che il Pdl domani voterà compatto la fiducia al governo. Il Cavaliere ha sposato la linea dura dei falchi: niente fiducia a Letta. Una decisione netta che porterà il partito di centrodestra ad una sicura spaccatura. Sono infatti 40 i senatori pronti a “tradire” Berlusconi. Tra questi i ministri Pdl (ex) dimissionari e un nutrito gruppo di ex fedelissimi, da Giovanardi a Cicchitto.
Per Berlusconi era impossibile tornare indietro, l’ala oltranzista lo ha convinto che un’inversione di rotta avrebbe leso la sua immagine di leader che si fa piegare dalle “colombe” del partito. Il sintomo di questa decisione lo si poteva sottintendere dalla lettera inviata e pubblicata sul settimanale Tempi in cui il Cavaliere attacca duramente Napolitano e Letta. “Loro – scrive l’ex premier – avrebbero dovuto rendersi conto che, non ponendo la questione della tutela dei diritti politici del leader del centrodestra nazionale, distruggevano un elemento essenziale della loro credibilità e minavano le basi della democrazia parlamentare. Come può – si chiede infine Berlusconi – essere affidabile chi non riesce a garantire l’agibilità politica neanche al proprio fondamentale partner di governo e lascia che si proceda al suo assassinio politico per via giudiziaria?”.