Sondaggio Lorien post-dimissioni: crolla il bacino potenziale del PDL
Sondaggio Lorien post-dimissioni: crolla il bacino potenziale del PDL
Il sondaggio Lorien condotto poco dopo l’annuncio delle dimissioni dei Ministri PDL dal governo Letta registra un netto calo del PDL nelle intenzioni di voto, mentre gli altri partiti rimangono stabili sulle cifre ottenute nell’ultima rilevazione Lorien.
Con la grande maggioranza di Italiani che giudica negativamente la decisione di Berlusconi di far dimettere i Ministri appartenenti al Pdl dal governo, anche una parte di elettori del PDL è inevitabilmente rimasta insoddisfatta. Osservando il trend del bacino potenziale di elettori del PDL degli ultimi mesi, vediamo che le persone che oggi prenderebbero in considerazione il voto per il PDL sono ad un livello più basso rispetto a quello mantenuto dalle elezioni ad oggi. Tra l’altro poche settimane fa il videomessaggio di Berlusconi aveva convinto una parte di “indecisi” di centro destra a tornare a dichiarare la propria intenzione di votare il PDL, ma la scelta di far nascere una crisi di Governo ha deluso una buona fetta di elettori che hanno fatto così scendere il bacino potenziale del PDL dal 27% al 21% rilevato questa settimana.
Osservando le intenzioni di voto nel complesso, vediamo che il netto calo del PDL porta la coalizione di centrodestra (che solo due settimane fa era al pari con quella di centrosinistra) al 32,3%, con gli altri partiti (Lega, Frateli d’Italia, La Destra ed altri) che rimangono invece più o meno stabili. La coalizione di centrosinistra non è invece stravolta, ma rimane piuttosto sulle cifre ottenute in precedenza: il PD è da solo quasi al 30%, SEL al 5,4% e gli altri partiti allo 0,5%, portando la coalizione ad un 35,7% che supera di quasi tre punti e mezzo gli avversari di centrodestra.
Dal 18% delle scorsa rilevazione, il M5S guadagna lo 0,6% rimanendo comunque lontano dal 25% delle elezioni politiche, mentre la coalizione di Centro ottiene il 7,8% (4,5% Scelta Civica, 2,8% UDC e 0,5% altri), Rifondazione Comunista e gli altri di sinistra si fermano al 2% e gli altri partiti ottengono sommati il 3,5%.