Martedì di Champions League da dimenticare

Pubblicato il 2 Ottobre 2013 alle 13:42 Autore: Stefano Merlino

Ajax-Milan, una sfida che porta alla mente del popolo rossonero ricordi di trionfi indimenticabili ma anche di sconfitte che ancora bruciano, come quella di Vienna

Ad Amsterdam, Allegri può schierare Mario Balotelli, squalificato in Italia per il fattaccio post gara contro il Napoli. Inutile dire che tutti i riflettori siano puntati su di lui. Ci si aspetta una serata superlativa dal talento bresciano, per zittire i maligni che lo considerano ancora troppo immaturo per essere il simbolo del Milan e della Nazionale.

Prestazione sotto la sufficienza di quasi tutti i rossoneri

Prestazione sotto la sufficienza di quasi tutti i rossoneri

Lancieri dominatori. Un primo tempo piuttosto brutto per il Milan. La squadra sembra volersi godere lo spettacolo che offre l’Amsterdam Arena, visto che subisce per tutti i 45’ il gioco, nemmeno tanto pericoloso, degli olandesi. L’Ajax è sempre nella metà campo rossonera, tiene facilmente il pallone e s’affaccia, seppur sporadicamente, alla porta difesa da Abbiati. Milan pericolosamente assente. La partita rossonera comincia nella seconda frazione di gioco, con Balotelli che impensierisce Cillessen, ma è comunque poco.

Nel finale accade di tutto. Prima un rigore non assegnato al Milan per l’atterramento in area di Balotelli poi l’episodio che accende la partita, il vantaggio dell’Ajax al 89’ che segue un copione già visto. Calcio d’angolo per gli olandesi e Denswil lasciato solo in area che salta più in alto di tutti.  Il Milan è nello sconforto per una sconfitta che sarebbe meritatissima, quando è sempre Balotelli a procurarsi al 94’ un rigore, forse meno evidente di quello in precedenza non assegnato. Il  numero 45 segna una rete vitale per il Milan, quella del pareggio.

Incredulità per le dichiarazioni di Allegri, che analizza in modo diverso la prestazione rossonera. “È comunque un buon punto per la qualificazione, una buona partita nel complesso, più bella da vedere nel primo tempo ma tatticamente buona anche nel primo”. Si dovrà cambiare qualcosa, a partire dalla mentalità. Il Barcellona non fa sconti.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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