La settima giornata di serie A vedrà gare spalmate tra sabato e domenica, senza impegni al lunedì e con un doppio posticipo domenicale.
L’anticipo del sabato pomeriggio vedrà protagonista ancora una volta lo stadio Bentegodi (per la quarta volta in 7 giornate).
La sfida contrapporrà il Chievo di Sannino all’Atalanta di Colantuono. Entrambe le squadre hanno raccolto appena 3 punti nelle ultime 4 giornate. Per Sannino dubbio in attacco tra Pellissier e Paloschi (con quest’ultimo favorito) mentre Colantuono conferma la squadra che ha battuto l’Udinese, ad eccezione dell’infortunato Del Grosso.
I precedenti sorridono al Chievo: in 11 incontri al Bentegodi (tra cui l’esordio assoluto dei clivensi in B nella prima giornata della serie cadetta ’94-95 e l’ultima giornata della serie A 2001-02 che garantì ai gialloblu la storica qualificazione in Coppa UEFA) gli orobici non hanno mai vinto, con 5 vittorie gialloblu e 6 pareggi.
L’anticipo serale è uno dei tre incontri di cartello della settima giornata. A San Siro si sfideranno Inter e Roma, 2 tra le 4 squadre ancora imbattute in campionato. I nerazzurri, reduci dal pareggio di Cagliari, devono rinunciare a Campagnaro e Jonathan (sostituiti da Rolando e Pereira). Nella Roma, capolista a punteggio pieno, assente l’ex Maicon, con la probabile conferma dell’11 titolare che ha travolto il Bologna domenica scorsa (anche se Ljajic scalpita per un posto).
Ben 98 sono i precedenti di una sfida che, in particolar modo nel quadriennio 2007-10, ha rappresentato uno scontro ai massimi vertici del campionato italiano. Le vittorie dell’Inter sono 55, con 27 pareggi e 16 successi giallorossi.
Il lunch match domenicale sarà rappresentato dal derby emiliano tra Parma e Sassuolo, inedito nella massima serie. I gialloblu puntano a dare continuità ai risultati che li vedono imbattuti da tre giornate, con una vittoria e due pareggi. Anche il Sassuolo è in timida risalita, avendo raccolto nelle ultime due gare i primi due storici punti nella massima serie, con i pareggi in rimonta contro avversari del calibro di Napoli e Lazio.
I gialloblu dovranno rinunciare nuovamente ad Amauri (ancora fuori per squalifica), oltre ad Okaka. Ballottaggio tra Palladino e Sansone per affiancare Cassano in attacco. 3-5-2 nel Sassuolo, con Berardi affiancato da uno tra Zaza e Floro Flores. Due soli precedenti (risalenti alla serie B 2008-09), terminati entrambi in parità.
Domenica alle 15 scenderanno in campo Bologna-Verona, Catania-Genoa, Napoli-Livorno, Sampdoria Torino ed Udinese-Cagliari.
Al Dall’Ara il Bologna ospiterà il Verona di Mandorlini, reduce dal successo nello scontro diretto contro il Livorno, che ha proiettato gli scaligeri ad un sorprendente 6° posto in compagnia della Lazio. I felsinei, reduci dalla debacle in casa della Roma, Pioli è orientato verso il classico 4-3-1-2 con Diamanti a supporto di Bianchi e Cristaldo, mentre Mandorlini si affida nuovamente al giovane Iturbe, decisivo domenica scorsa.
Le statistiche confortano il Bologna: l’ultimo successo del Verona sul campo dei felsinei risale a ben 35 anni fa. In totale i precedenti sono 25, con 13 vittorie rossoblu, 9 pareggi e 3 successi scaligeri.
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Il tecnico del Catania Maran può respirare, dopo i 2 gol rifilati al Chievo che hanno rappresentato il primo successo stagionale per gli etnei. Umore opposto in casa Genoa, dopo la sconfitta interna contro il Napoli che è costata il posto al tecnico Liverani, sostituito dal cavallo di ritorno Gasperini.
Solito 4-3-3 per Maran, con Bergessio (a segno ben 5 volte contro i rossoblù) punta centrale. Gasperini rivoluziona il Genoa affidandosi all’amato 3-4-3, con Santana e Kucka ai lati di Gilardino e Calaiò in panchina. I precedenti in Sicilia sono 11, con una sola vittoria ligure a fronte di 9 successi etnei.
Il Napoli torna al San Paolo per dimenticare rapidamente la trasferta di Londra e provare a restare in scia (o addirittura a superare) la Roma di Garcia. L’occasione è ottima, visto che l’avversario è il neo promosso Livorno, tuttavia reduce da un ottimo inizio di campionato, che colloca al momento i labronici nella parte sinistra della classifica.
Nel Napoli probabile rientro per Higuain, mentre Zuniga e Callejon si giocano una maglia con Mesto ed Insigne, con Mertens schierato a sinistra. Nicola potrebbe rinunciare ad una punta (l’indiziato è Emeghara) ed affidarsi ad un più coperto 3-5-1-1 con Greco alle spalle di Paulinho. L’unica vittoria del Livorno a Napoli risale addirittura al 1940. Negli altri 11 precedenti i successi partenopei sono ben 7, a fronte di 4 pareggi.
La Sampdoria di Delio Rossi è chiamata alla prova del nove, contro il Torino, per cogliere un successo che manca in campionato dall’ultima giornata della scorsa stagione. I granata, a metà classifica con 8 punti, vogliono tornare a fare punti dopo l’ennesima sconfitta nel derby (ancora una volta senza reti all’attivo).
Rossi torna alla difesa a 3, sperando di recuperare in extremis l’acciaccato Eder. In casa Toro, Immobile favorito su Meggiorini per affiancare Cerci. In 46 precedenti le vittorie blucerchiate sono 19, con 6 successi granata. A farla da padrone però è il pareggio, occorso in ben 21 occasioni.
L’Udinese di Guidolin ospita il Cagliari, cercando di dare una svolta ad una stagione ad oggi indecifrabile, con appena 7 punti raccolti in 6 giornate. Tra i friulani, in 3 (Muriel, Nico Lopez e Maicosuel) si giocano un posto alle spalle di Di Natale. Nel Cagliari, reduce da quattro pareggi consecutivi, solito ballottaggio tra Sau e Pinilla, con Cossu ancora out. Le vittorie interne dei friulani sono 12, su 19 precedenti. Un solo successo per i sardi, risalente al 2008.
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Il primo posticipo serale rappresenta la ciliegina sulla torta della settima giornata, cioè lo scontro di Torino tra Juventus e Milan. I due club, reduci da deludenti pareggi in Champions, sono chiamati ad una pronta reazione. La Juventus (ancora imbattuta in stagione, tra Campionato, Supercoppa Italiana e Champions League) vuole mantenersi ai primi posti della classifica, mentre il Milan proverà a dare ossigeno ad una situazione ad oggi deficitaria (appena 8 punti in 6 giornate, -10 dalla vetta).
Nella Juventus mancheranno Vucinic e Lichtsteiner, infortunati durante il match contro il Galatasaray. Quagliarella (3 gol nelle ultime 5 gare ufficiali) dovrebbe sostituire il montenegrino mentre è ballottaggio tra Isla e Padoin per prendere il posto dell’esterno svizzero. In mediana solito turnover, con Marchisio titolare al posto di Pogba. Nel Milan fuori Balotelli (che sconterà l’ultima giornata di squalifica) oltre alla lunga lista di infortunati (Bonera, El Shaarawy, Kakà, Birsa, De Sciglio e Pazzini). In attacco spazio all’ex Matri, ancora a secco in questa stagione.
Su 78 precedenti a Torino le vittorie bianconere sono 36, mentre 21 sono sia i pareggi che i successi rossoneri. I due precedenti allo Juventus Stadium hanno rappresentato spartiacque precisi della stagione. Il 2-0 firmato Marchisio nella stagione 2011-12 diede alla Juventus la definitiva consapevolezza di poter ambire allo scudetto (poi conquistato senza sconfitte). L’1-0 della scorsa stagione (firmato Vidal) spense le velleità rossonere di rientrare in lotta per la prima piazza, spalancando alla Juventus la strada verso il bis tricolore.
L’altro posticipo che chiuderà la settima giornata vedrà impegnate Lazio e Fiorentina, reduci dai rispettivi impegni del giovedì in Europa League, che hanno regalato sorrisi ad entrambe le squadre. In campionato un successo potrebbe riportarle a ridosso delle prime posizioni, dopo il 2-2 in rimonta subito da entrambe nella scorsa giornata.
Solito 4-1-4-1 per Petkovic, che si affida all’eroe di coppa Floccari (2 gol in 2 minuti al Trabzonspor), mentre Montella spera di recuperare all’ultimo minuto gli acciaccati Pasqual e Rossi. In 64 precedenti la Lazio si è affermata ben 31 volte, a fronte di 20 pareggi e 13 successi viola.