(07/10/2013) I SONDAGGI SATIRICI DI LERCIO – Il futuro di Berlusconi e del Pdl
Un istituto di sondaggi che non divulga il proprio nome perché troppo timido ha cercato di capire cosa ne pensano gli italiani del futuro di Berlusconi e del Pdl a seguito dell’affannosa fiducia al governo Letta.
Si precisa che il campione del sondaggio, pari a 6000 persone, è rappresentativo di tutte le tipologie di giocatori di Ruzzle. Ecco i risultati:
Quesito n. 1 Cosa ha fatto cambiare idea a Berlusconi?
1. L’intervento in cui Sandro Bondi dichiarava che avrebbe votato la sfiducia (63%)
2. Lo Xanax (19%)
3. L’amore puro e disinteressato per l’Italia (11%)
4. La solita irrefrenabile voglia di fare una cazzata (7%)
Quesito n. 2 Chi vedresti alla guida del Pdl?
1. Perché, Letta non va più bene? (37%)
2. Guido Barilla (36%)
3. Una malattia venerea (20%)
4. Salvatore Parolisi (5%)
5. La testa della Santanchè su un vassoio d’argento (2%)
Quesito n. 3 Con che nome Berlusconi salverà nell’agenda del cell. il numero di Alfano?
1. Diversamente stronzo (82%)
2. Gianfranco Fini (9%)
3. Marionetta rotta (7%)
4. Nessuno, non ha il suo numero (2%)
Quesito n. 4 Cosa farà ora il Partito Democratico per rilanciare Berlusconi?
1. Ricandiderà Rutelli (50%)
2. Proporrà di depenalizzare i reati commessi da persone che hanno fatto almeno un lifting (29%)
3. Fassino dirà: “Che fondi un altro partito, vediamo quanto prende” (16%)
4. Una legge che abbassa la maggiore età a 16 anni (4%)
5. Continuerà a fare quello che ha sempre fatto: ha funzionato per 20 anni (1%)
Gli intervistati hanno dimostrato di saper distinguere con un certo grado di precisione la differenza tra gli effetti di uno psicofarmaco e la voce di Sandro Bondi. Secondo gli Italiani, tuttavia, il legame tra Berlusconi ed il suo fido cagnolino è ormai irrimediabilmente incrinato. Ed anche con Dudù i rapporti non sono più quelli di un tempo. Le uniche speranze per risollevare la figura del Cav risiedono ora nel Partito Democratico, che tuttavia già in passato ha dimostrato di poter affrontare anche situazioni più irrecuperabili.
In collaborazione con www.lercio.it