Renzi rassicura Letta “Con me segretario il governo sarà più forte”

06/10/2013

Sono in molti, nel Pd e nel Pdl, a temere che una volta eletto segretario, Matteo Renzi, tenterà in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote ad Enrico Letta rendendo così difficile la continuazione delle larghe intese, ora più forti dopo il voto di fiducia di giovedì. Eppure è il diretto interessato a smentire l’ipotesi. “Anche Letta ha capito che bisogna cambiare e sa che, con me segretario, il governo sarebbe più forte, non più debole” dichiara il sindaco di Firenze in una lunga intervista  concessa alla Stampa nella quale svela i retroscena dell’incontro avvenuto a Palazzo Chigi con il premier. “C’è stato un chiarimento senza giri di parole – ammette Renzi – Gli ho detto che se diventassi segretario del Pd non mi chiederei ogni giorno cosa fare per danneggiare lui e Alfano. Il mio non sarà mai un partito con la matita rossa per fare le pulci al governo”. Niente elezioni a breve quindi. “Sono ambizioso, ma non smanio per andare al voto. Se Enrico durerà ancora dieci anni, farò dell’altro, allora avrò l’età che lui ha adesso”. Il sindaco di Firenze allontana infine le paure su una possibile deriva neocentrista del Pd con una riedizione della Dc vecchia maniera. “Dall’esperienza delle larghe intese il Pd ne uscirà ancora più  bipolarista, ma sarà un bipolarismo gentile e rispettoso. E non c’è spazio per il grande centro, aggiunge, perché sia Letta che Alfano sono bipolaristi convinti”.

Matteo Renzi, probabile futuro leader del Pd

A pensarla come Renzi è l’altro candidato forte alla segreteria dei democratici, Gianni Cuperlo. “Il bipolarismo va difeso allontanando tentazioni centriste o neo centriste” spiega in un’intervista al Corriere della Sera. Per Cuperlo il centrosinistra va ripensato e riorganizzato. “Il nuovo centrosinistra non dovrà  essere solo la somma di sigle esistenti o il ritorno a una coalizione che non ha vinto le elezioni a febbraio. Il nostro congresso dovrà servire a definirne la natura e il profilo”. Netto anche il giudizio sul ruolo che dovrà avere il prossimo segretario. “Dovrà fare il leader a tempo pieno. Per questo andranno distinti i ruoli di segretario e premier”.