Turismo: la prima industria italiana

Pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 19:31 Autore: Cecilia Lazzareschi

(08/10/2013) Turismo: la prima industria italiana

Con la cultura si mangia?” Per trovare la risposta, sono nati gli Stati Generali della Cultura e del Turismo, iniziativa lanciata dal Forum Nazionale dei Giovani e volta a promuovere e valorizzare il turismo e la cultura italiani.

Tante volte si è parlato di dover coinvolgere direttamente i giovani nelle iniziative culturali: finalmente una soluzione reale e concreta. L’obiettivo del progetto è quello di delineare strategie e proposte per individuare nuove risorse di sviluppo economico nell’ambito della cultura e del turismo.

Il requisito fondamentale è che questi nuovi modelli di sviluppo lascino il più possibile spazio alle nuove generazioni.E non si punterà su un settore debole della dell’economia italiana, bensì su quello che rappresenta la maggiore industria nazionale con un valore pari a 161,2 miliardi di euro, ovvero il 10,3% del PIL.

I punti di forza sono l’enogastronomia, il wellness e le vacanze estive: le imprese del settore coprono l’11% totale delle aziende italiane, per un’occupazione nazionale pari all’11,7% (di cui circa il 63% è sotto i quarant’anni). E quest’anno l’Italia è al quinto posto tra le mete turistiche più gettonate a livello mondiale, mentre l’anno scorso oltre 845 milioni di persone sono state presenti in Italia.

Colosseo

A questo proposito Carmelo Lentino, Consigliere del Forum Nazionale dei Giovani, commenta: «L’Italia è al primo posto nel mondo per siti riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio  dell’umanità: ad oggi sono 49 i tesori attorno a noi che devono essere valorizzati. Sapete dove si trova la spiaggia più bella del mondo? In Italia, in Sicilia. E in questi mesi ci sono ben 19 province italiane al lavoro per essere candidate a Capitale Europea della Cultura 2019.

Il turismo potrebbe rappresentare per l’Italia uno dei driver più potenti di crescita per superare la crisi e invece vive delle bellezze che naturalmente e storicamente possiede tra disattenzione, inefficienze e burocrazia. Si tratta di un patrimonio culturale che tra città d’arte, coste balneari, centri di pellegrinaggio religioso,  siti con valenza didattico-educativa e  paesaggi naturali non ha eguali al mondo per diversificazione di modelli turistici offerti».

Tre parole sembrano centrare il punto, la crepa che a lungo andare fa crollare il muro: disattenzione, inefficienza e (logorante) burocrazia. Ma si comincia a sentire un’aria di cambiamento, che parte del basso ma è voluta anche in alto: l’iniziativa promossa dal Forum Nazionale dei Giovani infatti, gode del patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

E’ aperta a chiunque voglia partecipare e parte da un primo livello molto semplice e immediato: un questionario online sul portale www.culturaturismo.it incentrato sui temi da trattare con più urgenza riguardanti il turismo e le strategie per valorizzarlo. I risultati ottenuti costituiranno la base delle statistiche che verranno valutate durante l’incontro tra le Organizzazioni giovanili, gli operatori di settore e le Amministrazioni nazionali e locali che avverrà dal 15 al 17 novembre a Roma.

Il lavoro è ancora agli inizi, ma le loro idee sono molto chiare: «Noi come Forum Nazionale dei Giovani vogliamo puntare sulla cultura perché siamo convinti che di cultura in Italia di debba e si possa mangiare».

L'autore: Cecilia Lazzareschi