(7/10/2013)Settima giornata archiviata. La A si ferma.
Tanti goal, ben 30, in questa settima giornata di Serie A, che riprenderà dopo le due partite della Nazionale in programma venerdì 11 e martedì 15. Un po’ di tempo per rifiatare e ricaricare le batterie dopo un inizio di fuoco.
Big match fatali per le milanesi. L’Inter, davanti ad un San Siro delle grandi occasioni, viene strapazzata dalla Roma sempre più capolista solitaria. Deludente la prova degli uomini di Mazzarri, apparsi lenti e macchinosi. Spaventa il reparto difensivo, in evidente calo dopo le ultime convincenti prestazioni. Per la Roma di Garcia un periodo magico. Sette vittorie di fila sono un risultato incredibile e, anche se a Trigoria non se ne vuol parlare, il popolo romanista sogna. Dopo la pausa ci sarà il Napoli, per una sfida che si preannuncia spettacolare, tra due squadre che stanno esprimendo il calcio migliore. La partita, dopo un lungo dibattito, verrà disputata all’Olimpico venerdì 18 ottobre alle 20:45.
Milan sempre più in crisi. La Juventus batte i rossoneri per 3 a 2, recuperando senza nemmeno troppa sofferenza lo svantaggio iniziale. Il primo tempo regala emozioni a raffica, con Abbiati chiamato più volte a togliere le castagne dal fuoco. Nulla può il portiere rossonero sulla punizione del grande ex Andrea Pirlo. Polemiche per il pugno non rilevato dalla squadra arbitrale di Mexes su Chiellini: per il francese, che abbandonerà anzitempo il terreno di gioco al 75’ per doppio giallo, scatterà la prova tv. Giovinco e Chiellini regalano tre punti d’oro alla Juve. Inutile il secondo goal di Muntari. Milan ancora nella parte destra della classifica. Panettone a rischio per Allegri?
Sorpresa Hellas Verona. Dopo tanti, forse troppi, anni di Purgatorio in Serie B, non può esserci ritorno migliore nella massima serie per gli scaligeri. Mandorlini ha tra le mani un organico formato da tanti giovani di belle speranze e il quinto posto fa sognare una città intera. Iturbe e Jorginho hanno fatto passare un brutto pomeriggio a Pioli, per il quale saranno decisive le prossime ore. Secondo esonero della stagione in vista. Assolutamente da condannare gli scontri tra le due tifoserie fuori dal Dall’Ara e i vergognosi cori di alcuni tifosi veronesi durante il minuto di raccoglimento per la tragedia di Lampedusa.
Napoli presente. Dimenticata la nottata londinese di Champions, gli azzurri strapazzano il Livorno con un sonoro 4 a 0. Partita a senso unico al San Paolo, quasi una seduta d’allenamento in vista dell’attesa partita contro la Roma. Pandev, Inler, Callejon e Hamsik rovinano la trasferta sotto il Vesuvio dei toscani. Raggiante Benitez “Abbiamo dimostrato di avere personalità dopo l’Arsenal”.
Finalmente Cassano. Nel derby emiliano contro il Sassuolo, il talento barese gioca una partita delle sue, regalando assist ai compagni di squadra e siglando la rete del 3 a 1. Nell’anno del Mondiale in Brasile, Fantantonio vuole rilanciarsi con la maglia gialloblu del Parma, per la gioia dei suoi numerosi estimatori. Male il Sassuolo: dopo i due pareggi contro Napoli e Lazio ci si aspettava la prima vittoria in A, invece è arrivata l’ennesima brutta sconfitta.
Pareggio avvelenato tra Torino e Sampdoria, con i blucerchiati inferociti per l’arbitraggio di Gervasoni. Polemiche a parte, il punto serve più ai granata trascinati dal capocannoniere Cerci. Penultimo posto per la Samp: Delio Rossi è ora chiamato a compiere il miracolo.
L’Udinese torna alla vittoria. 2 a 0 contro il Cagliari grazie alle reti di Danilo e Di Natale. Guidolin dovrà motivare i suoi a fare punti anche fuori dallo stadio Friuli, visto che le uniche tre sconfitte finora sono arrivate in trasferta.
Il giovedì europeo fa male a Lazio e Fiorentina, uscite indenni dal posticipo. Biancocelesti pericolosi in più di un’occasione, ma i Viola sono stati bravi a difendere il risultato.
Inizia benino il Gasperini-bis. Contro il Catania il Grifone trova il pareggio grazie all’autorete di Legrottaglie: beffa per gli etnei e punto preziosissimo per i liguri. Difficile momento per il Chievo, sconfitto dall’Atalanta, e in zona retrocessione.