Matteo Renzi ha dichiarato: “Oggi sono usciti i dati sulla disoccupazione in Italia. Siamo al 12,2%, il livello più alto dal 1977. I giovani senza lavoro hanno superato il 40%”.
Pagella Politica ha effettuato il factchecking della dichiarazione e si è espressa con un “Vero”.
In piena crisi di governo, quando ancora si contavano i contrari e i favorevoli alla fiducia al governo Letta, Matteo Renzi si allontana dal selciato e, in un post su Facebook, commenta una delle conseguenze dell’attuale periodo di instabilità sociale, politica e, soprattutto, economica: la disoccupazione.
La precisione al decimale dei dati forniti fa credere che il sindaco di Firenze Renzi abbia fatto per bene i compiti a casa: in effetti ha proprio ragione.
Spulciando il rapporto Istat “Occupati e Disoccupati Mensili”, pubblicato proprio il primo ottobre 2013, troviamo che ad agosto 2013 (ma i dati sono ancora provvisori) “il tasso di disoccupazione si attesta al 12,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,5 punti nei dodici mesi.” Ma sarà davvero il livello più alto dal 1977?
Per verificare questo dato abbiamo consultato il database dell’Istat. Trattandosi di dati mensili non abbiamo scelto l’anno come valore temporale bensì i dati trimestrali, disponibili dal 1977 ed aggiornati al secondo trimestre del 2013; abbiamo sintetizzato il tutto in questa cartella excel.
Ai lettori che alla vista dei numeri del primo foglio provassero un fastidioso senso di vertigine, consigliamo la visione del grafico presente nel secondo foglio dove, intuitivamente, possono vedere che Renzi ha essenzialmente ragione: peggio di oggi stavamo solo nel primo trimestre di quest’anno, quando il tasso di disoccupazione era pari al 12,8 percento.
Corretta è anche la percentuale della disoccupazione giovanile, effettivamente superiore (anche se di poco) al 40%. Nel già citato rapporto si legge, infatti, che “il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 40,1%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 5,5 punti nel confronto tendenziale”.
Dichiarazione ineccepibile quella dell’ormai ex rottamatore che guadagna l’ambito “Vero” targato Pagella Politica!