Contestati a Lampedusa Letta e Barroso

Pubblicato il 9 Ottobre 2013 alle 11:25 Autore: Redazione

(09/10/2013) L’arrivo di Letta e Barroso stamattina a Lampedusa è stato accompagnato dalle contestazioni.

Il premier Enrico Letta e il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, sono stati contestati da decine di manifestanti al loro arrivo oggi all’aeroporto di Lampedusa. “Vergogna! Vergogna!” hanno urlato i manifestanti rivolti a Letta e Barroso, prima che questi entrassero nell’hangar dove sono le bare delle vittime del naufragio di giovedi scorso. “Andate al centro di accoglienza. Andate a vedere come vive questa gente. Assassini!” hanno continuato i manifestanti.

Letta e Barroso sono accompagnati nella loro visita sull’isola dal ministro degli Interni Angelino Alfano e dalla commissaria Ue per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom.

Barroso, Letta e Alfano faranno visita al centro d’accoglienza di Lampedusa. Dopo un vortice di incontri istituzionali e telefonate è stato cambiato all’ultimo istante il programma della visita del presidente della Commissione europea, del premier e del vicepremier. Subito dopo l’incontro al Comune di Lampedusa si recheranno al centro d’accoglienza.

La protesta di Lampedusa contro Letta e Barroso

“Basta con le passerelle. Politici a casa”. “Papa Francesco, la colpa è di tutti e di nessuno”. “Angelino no premio Nobel pensa ai diritti dei lampedusani” “i diritti dei lampedusani alla deriva”. Sono solo alcuni dei cartelloni di protesta che hanno accolto il presidente della Commissione europea Manuel Barroso, il premier Enrico Letta, il vicepremier Angelino Alfano all’arrivo al Comune di Lampedusa.

Un gruppo di lampedusani tiene i cartelloni bene in vista per mostrarli alla delegazione venuta a Lampedusa per rendere omaggio alle vittime del naufragio. Su un altro cartellone si legge: “Ignorateli pure. Li avrete sulla coscienza, politici”. E ancora: ”Se è vero che non volete i morti in mare mettete una nave Libia-Roma”.

 Le dichiarazioni di Letta

Durante la visita nell’isola e dopo aver preso atto delle violente contestazioni, il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha dichiarato: “E’ una tragedia immane mai accaduta nel Mediterraneo”. In relazione all’iscrizione nel registro degli indagati dei superstiti al naufragio,  Letta ha aggiunto che ”come presidente del Consiglio ho provato vergogna di fronte a tanto zelo: è una vicenda di grandissimo dramma umano”.

“Abbiamo chiesto, ricevendo l’appoggio del presidente della Commissione Europea Jose’ Manuel Barroso, che il prossimo Consiglio europeo del 24 e 25 ottobre discuta del tema immigrazione, che non era in agenda”.

Infine il premier tocca un’eventuale depenalizzazione del reato di clandestinità, prevista dalla legge Bossi-Fini: la modifica della legge in questione “sara’ uno dei temi da discutere. Ancora non c’e’ stata discussione”, che però ci sarà “nel governo e in Parlamento”.

Rapporto Censis su Immigrazione

Con l’inizio delle rivolte nei Paesi del Nord Africa – osserva il Censis – i flussi irregolari verso l’Italia sono cresciuti in maniera considerevole: nel 2011 sono giunte in Italia 62.692 persone, contro le 4.406 del 2010.

Provenivano per lo più da Libia e Tunisia e sono sbarcate a Lampedusa. Dopo una flessione registrata nel 2012 (15.570 persone), nei primi otto mesi del 2013 si registrano già 21.241 migranti, di cui oltre la metà arrivati nei mesi di luglio e agosto. L’incidenza dei profughi siriani in Italia, secondo il Rapporto dell’Ocse, resta relativamente modesta. La maggior parte dei richiedenti asilo è di origine somala, eritrea, nigeriana, pakistana o afghana.

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