Ieri lo scontro tra Cinque Stelle e Napolitano ha raggiunto picchi altissimi. Da un parte i grillini che hanno accusato il presidente di voler salvare Berlusconi con un indulto mascherato da “emergenza nazionale”, dall’altra il Capo dello Stato che ha reagito a muso duro “il M5s se ne frega dei problemi della gente”. Oggi sulla querelle è intervenuto anche Beppe Grillo con un post sul suo blog. Il leader dei Cinque Stelle definisce sospette le “lacrime napulitane”. Sospette “da parte di chi è parte fondante di questa classe politica dal 1953 ed è ora nel suo ottavo anno di presidenza”. Per Grillo le carceri sono sovraffollate per una serie di motivi. “perché i cittadini extracomunitari e comunitari detenuti non vengono mandati nel loro Paese a scontare la pena e perché leggi inutili e dannose come la Fini-Giovanardi sono in vigore”. Secondo il capo dei grillini svuotare le carceri non servirà a niente “perché la maggior parte di chi verrà scarcerato in pochi mesi tornerà in galera, ruberà ancora, minaccerà ancora, si macchierà degli stessi reati”.
Grillo ricorda a Napolitano le denunce dei Cinque Stelle sullo stato delle carceri italiane. “Il M5S ha presentato a luglio una proposta per la riforma delle carceri, ha chiesto più volte l’introduzione del reato di tortura non previsto nel codice penale, unico caso tra le nazioni occidentali”. Infine attacca il capo dello Stato “Lei dovrebbe essere super partes e non lo è quando attacca il M5S, che rappresenta otto milioni e mezzo di italiani”.