(10/10/2014) “L’amnistia dovrebbe valere anche per Berlusconi, poi bisogna prendere il codice penale e vedere tutta una serie di cose”. Ad annunciarlo è Maurizio Gasparri ai microfoni di Un Giorno da Pecora su Radio 2. Il senatore del Pdl è intervenuto sul tema dell’indulto avanzato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo messaggio alle Camere. “Credo che fare un’amnistia senza una riforma complessiva della giustizia non serva assolutamente a nulla” ha detto Gasparri che aggiunge “Il Pd voterà si all’amnistia, purché , per esempio, Mario Rossi, anche se ha solo attraversato col rosso, deve restare in galera”. Ovvero: niente sconti a Berlusconi.
Gasparri si dice poi d’accordo con la proposta di Raffaele Fitto di organizzare un Congresso del Pdl per contarsi e fare il punto della situazione. “Prima o poi, prima di morire lo faremo. Abbiamo fatto quello di fondazione, poi non ne abbiamo fatti altri. Che Berlusconi sia il leader del partito lo hanno deciso gli elettori, però credo che ora sia tempo di farlo”. Per il vicepresidente del Senato l’importante è che il Pdl rimanga “un partito di centrodestra, che non restauri il centro e che non voglia rifare una nuova DC subalterna alla sinistra”. Un pericolo, quest’ultimo, che arriva da “fuori, da provocatori esterni come : Epifani, Cuperlo, Rosy Bindi, Enrico Letta”.
Spunta dll per evitare interdizione Berlusconi – Intanto all’esame della commissione Giustizia del Senato è approdata una norma nei 2 ddl su amnistia e indulto firmati da Manconi e Compagna che se approvata cancellerebbe l’interdizione dai pubblici uffici di Berlusconi. La norma concede l’indulto alle pene accessorie temporanee se conseguenti a condanne anche solo in parte “indultate”.