(11/10/2013) Stasera Danimarca-Italia.
Questa sera al Parken Stadium di Copenhagen l’Italia di Prandelli scenderà in campo contro la Danimarca. Gli azzurri sono l’unica nazione europea, insieme all’Olanda, ad aver già staccato il pass per Brasile 2014. Gara decisiva invece per i danesi, terzi ad un punto dalla Bulgaria e con 3 lunghezze di vantaggio su Armenia e Repubblica Ceca.
I biancorossi dovranno fare punteggio pieno nelle ultime due gare in casa contro Italia e Malta, sperando che i bulgari non facciano altrettanto nella trasferta in Armenia e nell’ultimo decisivo scontro a Sofia contro la Repubblica Ceca, le cui speranze di qualificazione sono ormai ridotte al lumicino, così come per gli stessi armeni. Al tempo stesso, la Bulgaria farà di tutto per raccogliere più punti possibili nelle ultime due gare, considerato l’attuale nono ed ultimo posto nella speciale classifica delle seconde classificate, che ammetterà ai playoff solo le prime 8.
Gli azzurri, reduci dai sofferti successi interni contro Bulgaria e Repubblica Ceca, si presentano a Copenhagen ancora imbattuti (in virtù delle 6 vittorie e 2 pareggi raccolti negli 8 turni precedenti), con il migliore attacco e la difesa meno battuta del girone.
Per i danesi questa gara è anche l’occasione per invertire un trend clamorosamente negativo tra le mura amiche. Il successo interno in gare di qualificazioni mondiali manca addirittura dal 2009 (1-0 alla Svezia). Da lì in poi 3 pareggi e 2 sconfitte. Per cambiare rotta la Danimarca potrebbe approfittare di un’Italia appagata dalla qualificazione al Mondiale raggiunta con ampio anticipo. Tuttavia, per gli azzurri c’è un doppio trend positivo da confermare.
Il primo riguarda l’imbattibilità per quanto riguarda la fase di qualificazione mondiale, salita a ben 25 gare consecutive. L’ultimo ko risale al 9 ottobre 2004, con la sconfitta per 1-0 contro la Slovenia. A tale sconfitta hanno fatto seguito 18 vittorie e 7 pareggi. Il secondo concerne invece il tecnico azzurro. Prandelli è infatti imbattuto nelle gare di qualificazione ufficiale sin dal suo insediamento sulla panchina azzurra. Nessuna sconfitta tra le gare di qualificazione ad Euro 2012 e quelle per Brasile 2014.
I precedenti in terra danese sono tre, con due successi azzurri e una vittoria dei padroni di casa. L’ultimo pareggio tra le due squadre risale ad Euro 2004, uno 0-0 diventato famoso per lo sputo di Totti verso Poulsen, sanzionato con tre gare di squalifica.
Di lì a poco si sarebbe consumato il famoso “biscotto” nordico che, con il pareggio per 2-2 nell’ultima gara tra Svezia e Danimarca, avrebbe promosso entrambe le squadre ai quarti a scapito dell’Italia, inutilmente vittoriosa contro la Bulgaria. Un altro motivo in più per gli azzurri per affrontare la gara di stasera con la giusta determinazione.
Prandelli dovrà rinunciare a Balotelli, Insigne e Verratti, fermati da lievi problemi fisici che non dovrebbero pregiudicarne la disponibilità per la gara contro l’Armenia. Mancherà anche De Rossi, rispedito a casa per un problema al tendine, stesso motivo che ha spinto il tecnico azzurro a non inserire tra i convocati lo juventino Barzagli. Il ct dovrebbe confermare il 4-3-2-1 inaugurato in Confederations, con Osvaldo unica punta e supportato da due tra Candreva, Giaccherini e Diamanti. In difesa spazio a Ranocchia, De Silvestri e al rientrante Balzaretti.
Tra i danesi rientra Bendtner (a lungo fuori dal giro della nazionale per motivi disciplinari), mentre ci saranno anche i difensori Agger e Kjaer, quest’ultimo con un passato in Italia tra Palermo e Roma. Presente anche il gioiellino Eriksen, recentemente passato dall’Ajax al Tottenham.
Negli altri gironi Belgio, Germania e Svizzera sono ad un passo dalla qualificazione. Ai primi basterebbe un pareggio stasera in Croazia, mentre per gli altri è sufficiente battere rispettivamente Irlanda ed Albania per staccare il pass mondiale. Più equilibrata la situazione negli altri raggruppamenti. La Russia di Capello dovrà difendere il punto di vantaggio sul Portogallo nelle ultime due gare con Lussemburgo ed Azerbaijan, abbordabili sulla carta.
Entusiasmante corsa a 3 nel girone H, con Inghilterra, Ucraina e Montenegro racchiuse in un solo punto. I primi sono favoriti, in virtù sia della classifica (che li vede un punto davanti alle due avversarie) che del calendario (le ultime due gare sono in casa). Cruciale sarà lo scontro diretto di stasera a Wembley tra inglesi e montenegrini, i quali dovranno far fronte alla pesante assenza di Vucinic e rischiano di dover rinunciare anche a Jovetic.
Alla Spagna, nel gruppo I, basterà gestire al meglio gli ultimi due scontri casalinghi contro Bielorussia e Georgia. In caso di vittoria odierna contro i bielorussi, martedì basterà un punto per condannare i transalpini ai playoff.
Appassionante anche lo sprint nel gruppo G, con Grecia e Bosnia appaiate in testa al girone. Agli slavi basterà però mantenere questa parità per raggiungere la qualificazione diretta, in virtù di una differenza reti complessiva nettamente migliore rispetto ai greci.
Formazioni e quote di Danimarca-Italia:
Danimarca (4-3-3): Andersen; Jacobsen, Kjaer, Agger, Wass; Kvist, Kristensen, Eriksen; Rommedahl, Bendtner, Krohn-Dehli. All. Olsen.
Italia (4-3-2-1): Buffon; De Silvestri, Ranocchia, Chiellini, Balzaretti; Montolivo, Thiago Motta, Marchisio; Giaccherini, Candreva; Osvaldo. All. Prandelli.
Arbitro: Lennoy (FR).
Quote SNAI: 2.40 (1), 3.25 (X), 2.80 (2).
Orario di inizio: ore 20:15.