(11/10/2013) Becchi attacca Napolitano: “Ha violato la Costituzione, chiederemo l’impeachment”
Il fantasma dell’indulto agitato come una clava. Per tenere alta l’attenzione del paese. È questo il senso dell’intervento di oggi sul blog di Beppe Grillo, a firma di Paolo Becchi.
Linguaggio tagliente, toni durissimi, allusioni ironiche e il destinatario è uno solo: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Pronti via e Becchi rinfaccia subito all’attuale Capo dello Stato le parole da lui rivolte nel 1991 all’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, accusato di eccessivo protagonismo e di poco senso della misura.
Che ne è oggi, invece, del “senso della misura del Quirinale”, si chiede ironicamente Becchi che poi attacca la richiesta di indulto e amnistia posta da Napolitano alle Camere. Perché l’effetto politico dei provvedimenti auspicati non sarebbe che uno: “salvare il Caimano”.
La conseguenza di un provvedimento svuotacarceri, continua Becchi, e un ritorno in pista Berlusconi e Napolitano lo sa eccome, lo dimostra la reazione stizzita alle critiche mossegli dal Movimento 5 Stelle: “Quelli che, come i grillini, mi accusano di volere un’amnistia pro-Berlusconi sono persone che fanno pensare a una sola cosa, hanno un pensiero fisso e se ne fregano dei problemi della gente e del Paese. E non sanno quale tragedia sia quelle carceri. Non ho altro da aggiungere”.
L’ex professore di filosofia prosegue la sua invettiva e ricorda come “non è la prima volta che Napolitano attacca il Movimento 5 Stelle […] prima forza d’opposizione all’interno del Parlamento e unica reale minoranza parlamentare i cui diritti dovrebbero essere tutelati e garantiti proprio dal Capo dello Stato”. Secondo Becchi, Napolitano “si è servito dei poteri previsti dalla Costituzione non per difendere la legalità costituzionale, ma a fini politici: difendere a tutti i costi le larghe intese tra PDL e PD-L, assicurare la stabilità parlamentare al Governo Letta, impedire lo scioglimento anticipato delle Camere e nuove elezioni”.
Per Becchi l’Italia è, di fatto, una “Repubblica presidenziale” in cui Napolitano governa per interposta persona (Letta, ndr) ed esercita le sue prerogative “ per determinare la politica del Paese, incidere sulla formazione del Governo, impedire lo scioglimento delle Camere”.
Secondo la ricostruzione dell’ideologo penta stellato, il Capo dello Stato ha quindi violato la Costituzione. Per venire fuori da questa situazione, pertanto, l’unico modo è chiederne l’impeachment (cioè lo stato d’accusa), costringendolo alle dimissioni. Impeachment che, “se pure tecnicamente ritarderebbe i tempi per nuove elezioni, rappresenterebbe un atto politico fondamentale: significherebbe la sconfitta delle larghe intese PDL – PD-L, della farsa che ha visto, come ha ricordato Grillo, l’entusiasmo e il sorriso di Berlusconi, i suoi applausi felici alla nomina di Napolitano alla Camera”.
Parole fortissime che trovano parziale conferma in quanto dichiarato oggi, al programma “Un giorno da pecora” su Radio 2, dal vicepresidente della Camera del M5S, Luigi Di Maio: “Se Napolitano darà la grazia a Berlusconi chiederemo l’impeachment, ma non credo che la darà”.
Dal M5s quattro domande a Napolitano – Quattro domande al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal tema indulto allo scontro con il M5S. A porle i gruppi Camera e Senato dei 5 Stelle, con un post e un video sul portale dei parlamentari grillini prontamente rilanciato da Grillo in un tweet. “Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – spiegano i capigruppo Paola Taverna e Alessio Villarosa – ha avanzato al Parlamento la sua richiesta di amnistia e indulto, con il rischio del colpo di spugna su tutti i reati commessi da parte dei politici (da Berlusconi in giù). Lo ha fatto attaccando il MoVimento 5 Stelle con falsità”. “Per questo abbiamo quattro domande per il Presidente della Repubblica – incalzano i due capigruppo – Perché l’indulto proprio ora? Perché non una parola per evitare indulto e amnistia sui reati che riguardano i politici? Perché se e’ contro l’emergenza carceri, in questi anni ha firmato leggi che hanno riempito gli istituti penitenziari di detenuti? Perché ha dichiarato che il Movimento 5 Stelle non si occupa dei problemi della gente?”. I grillini hanno coniato su Twitter l’hashtag ‘#NapolitanoRispondi!’