Segreteria del Pd Roma. Lionello Cosentino, Lucia Zabatta, Tobia Zevi, Tommaso Giuntella: sono i nomi dei quattro che si sfideranno per la carica di segretario del Partito democratico di Roma.
Lucia Zabatta, ricercatrice dell’Isfol è della corrente che si fa risalire a Pippo Civati. Renziano è invece Tobia Zevi. Entrambi sembrano avere poche chance di vittoria.
Il favorito è Lionello Cosentino: nato a Napoli nel 1951, ex assessore alla sanità nella Regione Lazio ed ex senatore, è indicato come l’uomo di Goffredo Bettini, deus ex machina del Pd romano.
La sua candidatura è emersa dopo il passo indietro di Francesco D’Ausilio, capogruppo democratico in assemblea capitolina, nome intorno al quale sembrava poter convergere una buona parte del Pd romano. Il cambio di rotta c’è stato negli ultimi giorni, ricchi di incontri anche molto tesi: D’Ausilio resta al suo posto e Cosentino punta alla segreteria.
Qualche giorno fa, Cosentino ha raccontato le sue idee a Repubblica: “restituire al partito a Roma un clima sereno di lavoro comune, bisogna di ripensare il nostro ruolo in questa città, nei bisogni delle periferie, nel ruolo che potrebbe avere la cultura nel diventare volano di sviluppo”.
Buoni i rapporti con il primo cittadino (“con Ignazio ho lavorato molto bene in Senato in questi anni, mi piacerebbe tornare a fare squadra con lui”) e mano già tesa nei confronti degli avversari per la segreteria (“vorrei costruire un gruppo dirigente giovane, chiedendo proprio a queste nuove forze del partito romano di partire insieme a me per una fase nuova”), quella di Cosentino sulla carta dovrebbe rappresentare la candidatura in grado di saldare le varie correnti interne al partito. Ma non è detto.
L’outsider si chiama Tommaso Giuntella, 29 anni, capogruppo Pd nel I Municipio, alle spalle un percorso politico di primissimo piano essendo stato il coordinatore per le primarie di Pier Luigi Bersani, un anno fa. Giuntella in un tweet ha ufficializzato la sua candidatura: “siamo in campo per vincere, grazie a tutti per il sostegno!”.
La stampa lo indica come il candidato dei giovani turchi, lui dice di no. Se il partito dovesse spaccarsi sul nome di Cosentino, a guadagnarci sarebbe Giuntella.
Di lui piace anche la giovane età, fattore che potrebbe far convergere sulla sua candidatura tutta l’ala ‘verde’ del partito, quella parte di Pd che vuole un cambiamento e pretende ormai di giocare da protagonista. “Credo che questa generazione abbia qualcosa in più da dare” spiegava in un’intervista di pochi giorni fa.
La Commissione federale per il congresso ha indicato le tappe future: “A partire dalla prossima settimana negli oltre 100 circoli territoriali e aziendali della Federazione di Roma, migliaia di iscritte e di iscritti saranno coinvolti nelle assemblee congressuali per l’elezione degli organismi dirigenti ai vari livelli, in un vero esercizio di democrazia e partecipazione”. Le votazioni si apriranno il 14 ottobre e si chiuderanno il 2 novembre.