Grillo attacca il Fatto quotidiano: “E’ l’organo del Pd”
Grillo attacca il Fatto quotidiano: “E’ l’organo del Pd”
Sembrava un idillio, in qualche modo, quello tra il MoVimento 5 Stelle e il Fatto Quotidiano, o per lo meno in molti lo avevano pensato in tutti questi mesi. Oggi si scopre che non è così: per saperlo basta leggere il blog di Beppe Grillo, in cui è stato inserito un post a firma Tinazzi.
“Possente campagna sul Fatto Quotidiano, che ha sostituito l’Unità come organo del Pd (menoelle, ndr), ricca di battute e insulti contro Beppe Grillo (nuovo leghista…) e parte della rete M5S che non si prostra alle gonnelle piddine e all’ipocrisia del momento sul tema immigrazione”. L’inizio del pezzo è bruciante, così come il titolo del testo – I falsi amici – non lascia spazio a interpretazioni.
La testata di Antonio Padellaro, in particolare, viene accusata di aver pubblicato “articoli di basso livello e mediocri ricchi di insulti, velate porcate e accuse di xenofobia, Borghezio oriented” con l’invito “a mandare a fare in culo i garanti dell’M5S, nonché sobillare i nostri senatori e deputati”. La conclusione dell’autore del pezzo è durissima: “Sempre vero: meglio nemici diretti, che falsi amici. Posso solo non acquistare il Fatto Quotidiano; più serio comprare l’Unità o nulla (come faccio da tempo), giornale di partito non mascherato che non ti prende per il culo”.
Nel frattempo, però, sul sito fioccano i commenti sull’attacco al Fatto e non si spegne la polemica legata allo stop di Grillo e Casaleggio ai senatori che avevano presentato un emendamento che abolisce il reato di clandestinità. Ci sono quelli che concordano con la posizione espressa dal blog, ma le critiche (soprattutto dopo l’affondo al quotidiano) sono nutrite.
“Ma finitela di fare le vittime e imparate ad accettare le critiche”, scrive Sandro che invita gli apici stellati a “non perdere tempo con queste lamentele da asilo” e a fornire agli attivisti “la piattaforma di democrazia diretta”. Per Leandro, attivista ed elettore del movimento, la posizione di Grillo sugli immigrati è una “solenne stupidaggine”: “Non voglio che per colpa vostra il M5S perda consensi o la strada di rinnovamento fin qui percorsa. Smettetela! Il M5S siamo noi, non voi”.
Anche chi prova a giocare la carta dell’incoraggiamento (“Daje Beppe, nun te preoccupa’, vai avanti come sempre!”) viene accusato di non praticare l’autocritica. Altri difendono Il Fatto, ritenendo che sia stato sempre obiettivo: “Se talvolta scrive male di noi lo fanno giustamente perché ce lo meritiamo, visto che di errori ne commettiamo molti primi fra tutti Grillo e Casaleggio. Cosa pretendete, un organo di stampa servile? Non e’ il nostro organo di stampa”. Quasi quattrocento messaggi in quattro ore, compreso chi si chiede: “Perché una persona che ha gli ideali del M5S e che l’ha votato deve essere per forza d’accordo con tutto quello che si scrive in questo blog?”.
Gabriele Maestri