Critiche a Renzi da Emanuele Macaluso, amico del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, sabato da Bari dove ha partecipato ad un evento in vista del prossimo congresso del Partito Democratico, si è detto contrario all’ipotesi di rispondere al sovraffollamento carcerario con provvedimenti di clemenza, come l’amnistia e l’indulto.
Secondo lo storico Emanuele Macaluso Matteo Renzi ”ragiona così: legge i sondaggi, vede l’aria che tira, valuta se gli fa gioco o meno mettere in campo una certa posizione. E poi parla alla pancia della gente, asseconda le pulsioni anche più ‘arretrate’ pur di fare cassa ‘elettorale”’.
In un’intervista al quotidiano ‘la Repubblica’, parlando delle posizioni del candidato segretario del Pd su di un eventuale provvedimento per l’amnistia o l’indulto. ”In questo caso ha rivestito il tutto agitando la bandiera della difesa della legalità, colta addirittura dal punto dei vista dei ragazzi. Quanto al resto, non gli importa nulla dei problemi delle persone in carne e ossa coinvolte”.
Renzi ha argomentato così la sua posizione di contrarietà rispetto a provvedimenti di clemenza: “mi domando come facciamo a spiegare ai ragazzi delle scuole che la legalità è un valore se ogni sei anni buttiamo fuori le persone dal carcere perché sono piene”.
Macaluso riferendosi alle parole di Renzi ha aggiunto: “Vedo all’opera sempre lo stesso schema Renzi: se apro questa polemica qui, funziona, pesco consensi da tutte le parti, finisco su giornali e tv? Se è cosi, ok, va bene. Anche a costo di prendersela con il Capo dello Stato. Con un sovrappiù di protagonismo in questo caso. Perché il sindaco di Firenze si vuol far passare per l’uomo che non guarda in faccia nessuno, il rottamatore che può far polemica con tutti, dal Presidente della Repubblica al Papa”.
(Giuseppe Spadaro)