Gaetano Quagliariello, ministro per le Riforme Costituzionali torna sul dibattito su amnistia e indulto.
Secondo il ministro “nessuno può ritenere che una legge possa non essere applicata soltanto ad un cittadino. Rimango convinto che una legge debba essere applicata a tutti i cittadini. Devo dire che la sera il ministro Cancellieri mi ha telefonato per ringraziarmi e dirmi che avevo ben interpretato e il giorno dopo ha dichiarato non si può fare una legge né a favore di qualcuno né contro qualcuno, una legge deve avere un contenuto generale”.
Quaglieriello ha poi aggiunto: “Napolitano ha detto che amnistia e indulto sono parte della più generale riforma della giustizia che va subito messo all’ordine del giorno del governo e stiamo lavorando per arrivare ad conferenza congiunta in cui riforma dello stato e riforma della giustizia sono due aspetti della stessa medaglia. Su riforma stato e giustizia. Riforma entro maggio, questo sono i tempi europei”.
Gaetano Quagliariello “Meglio due partiti che litigio permanente”
Sempre a Radio 24 intervistato da Giovanni Minoli Quagliariello ha auspicato “un grande centrodestra che riesca a vincere nel 2015”.
A proposito del Pdl secondo il ministro “meglio due partiti che un litigio permanente, ma speriamo di evitare anche il litigio nello stesso partito. L’unico leader del centrodestra che può convivere con Berlusconi può essere Alfano se se lo conquista all’esterno. Ce lo ha insegnato Berlusconi, le battaglie non le ha mai fatte dentro il partito, il centrodestra è diventato maggioritario fuori”. Quanto alla situazione interna al partito, “ci sono ottimi rapporti personali, ma è tanto tempo che non si parla di politica perché c’é incomunicabilità è questa è venuta fuori nell’ultimo periodo. Francamente una linea basata sulle dimissioni in massa dei parlamentari, dimissioni dei ministri, non mi è parsa una linea politica“.