Falchi e colombe: sui social Alfano batte Fitto
Facebook, Twitter, Youtube, Google Plus. E’ possibile riassumere in questi quattro termini l’ormai eterna diatriba interna al Pdl? Sembrerebbe proprio di sì. Per la gioia di retroscenisti e politologi, la battaglia tra falchi e colombe riempie da mesi, se non da anni, le pagine dei quotidiani e le scalette dei talkshow: analizzare questi palcoscenici potrebbe però non bastare più. Nell’era dei social network, è sul ring virtuale che si possono misurare meglio i cazzotti sferrati, che siano montanti, ganci o colpi bassi. Le due anime del centrodestra berlusconiano si scontrano così sulla rete a suon di follower, like e visualizzazioni: al posto dei guantoni, troviamo i profili ufficiali dei leader.
Qui entra in gioco l’inchiesta a puntate de ilsocialpolitico.it che fa il punto della situazione sul potenziale web 2.0 dei protagonisti del Pdl: l’analisi punta a svelare quale anima del partito sia più forte su internet e per far questo mette a confronto per il primo giro Angelino Alfano, vicepresidente del Consiglio nonché esponente di spicco della compagine ‘governista’ e quindi ‘colomba’, e Raffaele Fitto, ex Presidente della Regione Puglia sceso in campo per la successione di Berlusconi e fondatore della corrente dei ‘lealisti’. I dati sono implacabili: Alfano stravince senza appello il duello virtuale. Su tutti i social media analizzati l’ex Guardasigilli raggiunge un livello di popolarità e influenza di gran lunga superiore allo sfidante.
Partiamo da Facebook. Se Fitto conta soltanto due pagine dedicate, Alfano può vantare 22 pagine: la fanpage del segretario ottiene poco meno di 120mila ‘mi piace’, dieci volte tanto Fitto (circa 12mila like). Su Twitter la trama non cambia, anche se a discolpa dell’ex Governatore della Puglia gioca il fatto che è sbarcato sul social network soltanto il 6 ottobre: Alfano batte Fitto 135mila follower a 803. Unico dato in controtendenza è quello sul livello di interazione con gli altri utenti (following, menzioni e risposte): lealista supera governista. In tutti gli ultimi 118 tweets di Fitto sono stati citati uno o più utenti di Twitter, negli ultimi 200 ‘cinguettii’ di Alfano invece solo in 68.
Al netto di questo ‘ripresa’ che va a Fitto, su Youtube torna a prevalere Alfano. L’ex ministro degli affari regionali ha aperto il suo canale ufficiale il 20 febbraio 2013 e raccoglie la miseria di 2 soli iscritti ed un solo video caricato che ha generato poco più di 200 visualizzazioni. Tutt’altri i dati di Alfano: il suo profilo ha più di 3 anni di vita, conta 191 iscrizioni, 50 video caricati ed un totale di 45.408 views.
Chiudiamo con Google Plus, che segna il definitivo k.o. di Fitto. Il suo ‘avversario’ è uno dei politici più attivi sul social di proprietà del massimo motore di ricerca: Alfano segue infatti 1.330 persone ed è seguito a sua volta da 72.724 utenti, un’enormità.
Insomma, stando ai risultati del web non sembra esserci storia: l’attuale segretario del Pdl può fregiarsi della corona della popolarità e può fare i complimenti al proprio ufficio stampa. La corsa di Fitto alla poltrona di leader del centrodestra invece è solo all’inizio: per ora sul web è andato sempre al tappeto.