Stasera al San Paolo di Napoli andrà in scena l’ultima gara degli azzurri nel girone B, raggruppamento dominato e vinto con ben 2 giornate d’anticipo, record assoluto di precocità per quanto riguarda la nazionale italiana. L’avversario dell’Italia sarà l’Armenia che, grazie al successo sulla Bulgaria ed al pareggio in extremis di Aquilani contro la Danimarca, è tornata inaspettatamente in lizza per il 2° posto nel girone.
Gli azzurri proveranno a mantenere nuovamente sia l’imbattibilità italiana nelle gare di qualificazione mondiale (che dura da ben 26 incontri) che quella di Prandelli nei gironi di qualificazione alle competizioni internazionali, considerato che il ct ha perso solo la finale di Euro 2012, il match contro il Brasile in Confederations ed alcune amichevoli.
La gara di Napoli sarà importante anche per il ranking FIFA, con gli azzurri intenzionati a restare nelle prime 8 posizioni, utili per garantirsi un posto da testa di serie per gli spareggi dei gironi mondiali, in programma a dicembre. Di fronte troveranno un’Armenia che ha ottenuto in trasferta ben 3 dei 4 successi totali nel cammino di qualificazione, tra cui il clamoroso 0-4 con cui ha travolto a giugno la Danimarca a Copenhagen.
Un solo precedente tra le due squadre, risalente alla gara di andata, che vide gli azzurri espugnare Yerevan con le reti di Pirlo, De Rossi ed Osvaldo, inframmezzate dal momentaneo pareggio di Mkhitaryan. Sarà proprio il trequartista del Borussia Dortmund, ex Shakhtar Donetsk, il maggior pericolo per la retroguardia azzurra e l’architrave del gioco armeno, che potrebbe svilupparsi su un 4-2-3-1 o su un più offensivo 4-4-2.
Il ct azzurro Prandelli non ha anticipato la formazione. Tuttavia, dovrebbe esserci ampio turnover, con la volontà di sperimentare uomini e soluzioni alternative. L’incognita maggiore riguarda l’attacco, con Balotelli convalescente e Rossi non al meglio. Non impossibile quindi la conferma di Osvaldo come terminale offensivo. Il modulo dovrebbe essere un 4-1-4-1, con Marchetti tra i pali e Florenzi ed Insigne esterni d’attacco.
Per quanto riguarda gli altri raggruppamenti, con le vittorie di venerdì scorso Belgio, Germania e Svizzera hanno raggiunto Italia ed Olanda tra le squadre europee già qualificate al Mondiale brasiliano. L’ultima giornata servirà per dare un verdetto anche negli altri 4 gironi senza ancora un vincitore.
Nei gruppi F e I basterà un punto a due santoni della panchina come Capello e Del Bosque per portare Russia e Spagna in Brasile, a scapito rispettivamente di Portogallo e Francia. In ogni caso, tutte e quattro le squadre hanno già la certezza di essere tra le 8 squadre ammesse ai playoff, in caso di mancata vittoria del girone.
Già certe dei playoff anche Bosnia e Grecia, che sono appaiate in testa al gruppo G e si giocheranno il 1° posto all’ultima giornata.
Alla Bosnia basterà fare gli stessi punti degli ellenici, in virtù di una differenza reti nettamente favorevole (+23 per gli slavi contro il +6 dei greci), per assicurarsi una storica qualificazione.
Nel gruppo H l’Inghilterra dovrà vincere a Wembley contro la Polonia per respingere l’attacco dell’Ucraina, pronta alla goleada contro San Marino. Entrambe comunque sono certe dei playoff in caso di arrivo al 2° posto. Fuori quasi completamente dai giochi è il Montenegro, che dopo la pesante sconfitta subita a Londra è aritmeticamente fuori dalla lotta per il primo posto (-4 dall’Inghilterra), con scarsissime possibilità anche per la seconda piazza (-3 dall’Ucraina ma differenza reti nettamente sfavorevole).
Intrigante anche la lotta per i playoff, a cui verranno ammesse solo 8 delle 9 seconde classificate dei gironi, in base ad una classifica che prende in considerazione tutti i risultati tranne quelli contro l’ultima del girone (eccetto il girone I, composto da una squadra in meno).
Al momento hanno la certezza della qualificazione agli spareggi Svezia (seconda nel girone C) e, come già detto, una tra Portogallo e Russia (gruppo F), una tra Bosnia e Grecia (gruppo G) ed una tra Spagna e Francia (gruppo I). A queste andrebbe aggiunta, in virtù di quanto detto per il gruppo H, anche una tra Inghilterra ed Ucraina (con il Montenegro ormai quasi fuori).
Per gli altri tre posti sono in lizza ben 9 squadre: Croazia, Turchia, Romania, Islanda, Slovenia, Bulgaria, Danimarca ed Armenia. Situazione particolare per la Croazia (gruppo A), sicura del 2° posto ma non dell’ammissione ai playoff, avendo totalizzato ad oggi 11 punti nella classifica delle seconde classificate. Decisiva sarà l’ultima gara contro la Scozia.
Nel gruppo D (vinto con netto anticipo dall’Olanda) è lotta a 3 tra Turchia, Romania (appaiate a quota 16) ed Ungheria (distanziata di 2 punti). La differenza reti al momento premia la squadra di Terim, condannata però a battere l’Olanda per avere la certezza del 2° posto e dell’ammissione ai playoff. Stesso ragionamento vale per la Romania, che però in più dovrà cercare la goleada contro l’Estonia (per sopravanzare la Turchia nella differenza reti). Entrambe, in caso di arrivo al secondo posto, sarebbero certe dell’ammissione ai playoff.
Poche chances per l’Ungheria, che avrà l’avversario più abbordabile (Andorra) ma dovrà sperare contemporaneamente sia in un passo falso di Turchia ed Ucraina che in un posizionamento non infausto nella classifica delle seconde (non facile, visto che i magiari non andranno oltre gli attuali 11 punti, considerato che la gara contro Andorra non influirà sulla classifica delle seconde).
Finale appassionante anche nel gruppo E, con Islanda e Slovenia che si giocheranno il 2° posto in trasferta, rispettivamente in Norvegia ed in Svizzera. L’Islanda è avanti di un punto e, in caso di arrivo al secondo posto, sarebbe certa dell’ammissione agli spareggi. Diverso il discorso per la Slovenia: per arrivare al 2° posto basterebbe un punto in Svizzera (con una contemporanea sconfitta islandese), che però potrebbe non bastare per accedere ai playoff (con una classifica delle seconde che la vedrebbe attualmente a 9 punti).
La situazione più intricata è quella del gruppo B, quello dell’Italia. Come evidenziato nella tabella del raggruppamento, dietro agli azzurri dominatori del girone ci sono ben quattro squadre racchiuse in un punto. Paradossalmente, la squadra con più probabilità di accedere ai playoff (in caso di arrivo al 2° posto nel girone) è proprio l’ultima delle 4, cioè l’Armenia avversaria dell’Italia nella sfida del San Paolo.
In caso di vittoria contro gli azzurri e di arrivo al 2° posto, gli armeni salirebbero a quota 12 nella classifica delle seconde, un punteggio che potrebbe rivelarsi sufficiente per entrare nelle 8 squadre ammesse agli spareggi. Molto più difficile invece per Bulgaria e Danimarca, che nel migliore dei casi salirebbero a quota 10 nella medesima classifica, punteggio piuttosto basso per poter sperare. Nessuna chance per la Repubblica Ceca, che in caso di arrivo al 2° posto sarebbe comunque fuori dai playoff.
Formazioni e quote di Italia-Armenia:
Italia (4-1-4-1): Marchetti; Abate, Astori, Bonucci, Pasqual; Pirlo; Aquilani, Montolivo; Florenzi, Insigne; Balotelli. All. Prandelli
Armenia (4-4-2): Berezovsky; Hovhannisyan, Mkoyan, Arzumanyan, Hayrapetyan; Ghazaryan, Mkrtchyan, Mkhitaryan, Ozbiliz; Sarkisov, Movsisyan. All. Minasyan.
Arbitro: Oliver (ENG).
Quote SNAI: 1.25 (1), 5.25 (X), 11.00 (2).
Orario di inizio: ore 20:45.