Decadenza Berlusconi, Barani: “Pd e M5S affetti da ‘Silvio patia’ ”
Decadenza Berlusconi, Barani: “Pd e M5S affetti da ‘Silvio patia’ ”
Faranno discutere le dichiarazioni, rilasciate all’agenzia di informazioni Adkronos, del senatore socialista di Gal (Grandi autonomie e libertà) eletto nel Pdl, Lucio Barani. Pare infatti che Barani, in relazione alla voto del Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi, abbia parlato di una nuova malattia giustizialista che avrebbe colpito i gruppi parlamentari del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle.
“C’è una nuova patologia che mina la salute dei parlamentari, specialmente quelli del Pd e del Movimento cinque stelle. Si chiama ‘Silvio patia’ ed ha effetti sul cervello degli onorevoli”.
Questa la provocazione del senatore, che poi aggiunge: “ Con un neurologo dell’Università di Pisa sto facendo degli studi approfonditi sulle malattie degli onorevoli: abbiamo scoperto una nuova patologia, la ‘Silvio patia’ o ‘Berlusconi patia’, che si manifesta sottoforma di disturbo comportamentale”.
Tra il serio e il faceto, l’esponente di Gal calca la mano, fornendo anche particolari scientifici: “Della ‘Silvio patia’ sono affetti tutti i giustizialisti, soprattutto i parlamentari del Pd e i grillini. Tecnicamente è un disturbo di controllo degli impulsi, vicino alle tossicodipendenze. Scientificamente questi impulsi riguardano un nucleo di cellule sottocorticali del cervello e tramite la risonanza magnetica sembrano dei granuli rossi, effetto morbillo. Questo disturbo produce gli stessi effetti della ludopatia e chi ne è affetto è portato sempre a pensare male su Berlusconi, vuole solo farlo fuori in tutti i modi. È una patologia grave, va curata subito”.
Il senatore, oltre a diagnosticare la malattia, rivela anche la cura: “Basta portare all’occhiello della giacca un garofano rosso come faccio io ogni giorno…”
Sconosciuto ai più, Lucio Barani è in realtà un frequentatore di vecchia data della politica italiana. Sindaco di Aulla (piccola cittadina toscana) dal 1990 al 2004, eletto per la prima volta nelle liste del Partito Socialista Italiano e craxiano tra i craxiani, nel 1994 saltò la barricata assieme a molti altri compagni per accasarsi nel nascente centrodestra guidato dal grande amico di Bettino, Silvio Berlusconi.
La vicenda di Tangentopoli incise profondamente sulla sua concezione della giustizia italiana, tanto da indurlo a più riprese a condurre una crociata contro il pool di Mani Pulite: tanto per capire il personaggio, nel 1997 in qualità di primo cittadino di Aulla, fece installare all’ingresso della città cartelli di benvenuto che descrivevano il comune come “dedipietrizzato” in riferimento all’allora pubblico ministero Antonio Di Pietro, mentre nel 2003 fece costruire un monumento ai “Martiri di Tangentopoli”, per “commemorare i politici morti suicidi o perseguitati nel corso dell’inchiesta Mani pulite”.