Accordo al Senato, Usa evitano default?
Accordo al Senato, Usa evitano default?
I leader democratico e repubblicano del Senato, Harry Reid e Mitch McConnell, hanno raggiunto l’accordo finale sulla misura che permette di sbloccare lo shutdown ed alzare il tetto del debito. E’ quanto riporta la Cnn, precisando che l’accordo dovrebbe essere ufficializzato a breve e che prevede, come era stato gia’ anticipato, che la misura venga votata prima alla Camera per velocizzare l’iter legislativo in vista della scadenza di domani. L’annuncio è stato dato dalla senatrice Kelly Ayotte, repubblicana del New Hampshire.
Il testo dell’accordo prevede che il bilancio fiscale 2014 (non approvato alla Camera entro il 30 settembre e causa dello shutdown, cioè il blocco delle attività federali non essenziali) sarà prolungato fino al 15 gennaio; fino al 7 febbraio, invece, sarà consentito lo sforamento del tetto del debito.
Se la Camera riuscirà a dare il suo via libera e invierà il testo al Senato saranno superati alcuni ostacoli procedurali. Di fatto, a quel punto, la Camera Alta potrebbe avrebbe bisogno di un semplice voto procedurale, che superi la quota di 60 voti favorevoli, in modo da portare la legge sulla scrivania di Barack Obama per la firma finale entro la mezzanotte, in tempo per evitare il default.
Inevitabilmente la finanza accoglie in modo positivo la notizia dell’accordo raggiunto al Senato: appena la voce si è diffusa e si è fatta concreta, infatti, la borsa di Wall Street ha fatto registrare un guadagno di 200 punti dell’indice Dow Jones a quota 15.365.
Certo, si tratta di un primo accordo, che non è definitivo, una sorta di rinvio; indubbiamente però è un segnale positivo che era atteso da giorni. Non a caso, anche le altre borse (tranne Parigi) hanno reagito decisamente bene alla notizia e hanno seguito la scia della piazza americana.