Abu Mazen a colloquio con Papa Francesco: si auspica accordo con Israele in tempi rapidi
Il Pontefice ha ricevuto in udienza Abu Mazen, presidente dell’Autorità nazionale palestinese, accompagnato da una delegazione di 13 persone tra le quali due donne: il sindaco di Betlemme e l’ambasciatrice palestinese presso il Quirinale. Il colloquio tra i due si è svolto in Vaticano, nella Sala della Biblioteca: hanno parlato con toni amichevoli per circa mezz’ora, alla presenza di un interprete dall’arabo all’italiano. All’arrivo intorno alle 10.30, il presidente dell’Anp, si è detto onorato di essere stato invitato da Bergoglio, quest’ultimo gli ha augurato di “sentirsi a casa”. Dopo il dialogo privato tra i due, è stata presentata al Pontefice la delegazione palestinese: al Ministro dell’Economia si è rivolto con la battuta “Ah! È lui ad avere il potere”.
Subito dopo si è svolto lo scambio di regali: Abu Mazen ha portato in dono al Papa una piastrella in ceramica che presentava un disegno della veduta di Betlemme “città della pace” e una Bibbia che – ha poi precisato – è stata la prima ad essere stampata in Palestina. Il Papa ha ricambiato con dell’acquaforte e con una prestigiosa penna che riproduceva le colonne tortili berniniane del baldacchino di San Pietro: “certamente lei avrà tante cose da firmare” ha detto Papa Francesco, consegnandola ad Abu Mazen, che ha risposto “spero di poter firmare, con la stessa penna, l’accordo con Israele”. “Presto,presto” la risposta del Papa. Prima di recarsi a Montecitorio il Presidente palestinese ha dichiarato di essere molto soddisfatto dell’incontro e di aver invitato il pontefice a recarsi in “Terra santa”.