Libero e la Lega sulla signora Grillo: “Un trucco per pagare meno Imu”
Alla fine prima o poi qualcuno sull’Imu ci casca. Era già finita impallinata Josefa Idem per il Pd, ma ieri Libero ha puntato in alto, direttamente alla moglie di Beppe Grillo, Parvin Tadjk, accusandola di far passare la seconda casa come abitazione principale, “risparmiando” così oltre 10 mila euro di tassa sugli immobili.
Il caso diventa politico anche perché la Lega Nord avrebbe presentato un’interrogazione parlamentare per fare luce sull’episodio. come spiega la senatrice della Lega Nord Silvana Comaroli: “In un momento di crisi economica fortissima è ancora più assurdo, offensivo e inconcepibile che gente ricca nonché presunto emblema di assoluta trasparenza si permetta scappatoie per essere esentata dal pagamento delle imposte». Il trattamento è duro, proprio perché ad essere accusata è ‘la signora Grillo’: “Se quanto riportato dalla stampa fosse vero urge un pubblico chiarimento sul blog in nome delle tanto sbandierate regole sulla trasparenza».
Oggetto della disputa, dunque, sarebbe una «casetta, cinque vani con giardino sulla collina genovese di Sant’Ilario» (così la definisce Libero) che, oltre ad essere la prima casa della signora Tadjk, avrebbe la particolarità di distare “pochi metri dalla villa del marito”. La stessa cosa sarebbe confermata da un certificato di residenza della coppia, dal quale lei risulta residente in quella casa, mentre il marito risiederebbe nella vicinissima via dei Marsano.
Il quotidiano di Belpietro sostiene anche che “nel rogito per i suoi cinque vani lady Grillo chiede di poter recuperare ‘l’imposta proporzionale di registro versata in occasione della registrazione del contratto preliminare’ e ottiene pure di poter trasferire ‘le agevolazioni fiscali prima casa’ dall’appartamento di via Nicolini” a quello in cui vive ora. Un credito che, per Libero, è pari a 5475 euro, mentre la moglie del leader a 5 Stelle avrebbe risparmiato fino “a 10 mila euro” proprio per non avere “acquistato l’immobile come seconda casa”.
Gabriele Maestri