Dal blog di Grillo: Alba Dorata arriverà anche in Italia?
Sul blog di Beppe Grillo è stato pubblicato, oggi, un interessante post sulla drammatica situazione economica della Grecia. Il breve scritto, a differenza di quanto avviene solitamente, non contiene valutazione o giudizi personali. Consiste, invece, in un un sunto di un breve e altrettanto interessante reportage presente su Youtube, a cura del canale journeyman.tv.
Tema centrale del reportage (e quindi del post) è il ruolo di supplenza che il partito di estrema destra Alba Dorata svolge nella società greca. A dirla tutta, il video è piuttosto inquietante nel mostrare durezza del rigore economico delle istituzioni comunitarie. In seguito ai tagli imposti dalla troika, infatti, lo Stato greco è ormai quasi assente, lasciando sempre di più soli i cittadini.
In questo contesto di debolezza strutturale e di paura, si inserisce Alba Dorata: “Con ogni nuovo taglio il controllo della Grecia da parte del governo del Paese si indebolisce e la popolazione si rivolge disperata ad Alba Dorata, che sempre più si afferma come istituzione parallela” dice uno dei leader del movimento, che poi aggiunge: “Il nostro obiettivo è diventare come Hezbollah in Libano”. Una sorta di “parastato”, un’organizzazione parallela che agisce ai limiti della legalità, come testimonia l’arresto di alcuni big del partito, avvenuto poche settimane fa.
Dichiaratamente nazi-fascista, anche nella simbologia, Alba Dorata riscuote però un notevole successo tra i cittadini più poveri, andando a pescare consensi anche tra chi in passato votava le formazioni di sinistra. Ogni giorno, ad esempio, i militanti del partito, sempre vestiti di nero, provvedono alla distribuzione gratuita di cibo per migliaia di persone indigenti.
Significativa la testimonianza di un’anziana proprietaria di un piccolo negozio di scarpe, socialista da sempre, che spiega la propria conversione ad Alba Dorata: “Se vengo rapinata o se ho un qualsiasi problema, mi basta chiamare Alba Dorata e in tempo zero sono qui”.
C’è però un altro lato della medaglia. I servigi e la disponibilità di Alba Dorata si fermano ai greci: chiunque sia straniero non può, ad esempio, mettersi in coda per ricevere un aiuto. Le persone, di fatto, vengono schedate grazie ad un capillare controllo dei documenti per le strade, che ricorda spaventosamente la Germania nazista o la Russia di Stalin.
Impressionante è il trattamento riservato agli immigrati dalla milizia del partito: intimidazioni, pestaggi, spedizioni punitive, il tutto condito da un’esaltazione della “grecità”. La conseguenza è che, con l’ascesa del movimento di estrema destra, si è registrata un’impennata di aggressioni a sfondo razzista. Com’è spiegato nel video, però, Alba Dorata non se la prende solo con gli immigrati, senza dubbio il bersaglio più facile da colpire. La pretesa è quella di “ripulire” la Grecia anche dalle persone di sinistra, dagli anarchici e dagli omosessuali. “Una gang criminale, che fa della violenza, del razzismo e del fascismo i capisaldi su cui fondare la propria azione” la descrive un giornalista.
In Italia, fortunatamente, la presenza di movimenti che si ispirano ad Alba Dorata è molto marginale. Dal post di Grillo trapela, tuttavia, l’eventualità che, se non cambia la politica economica di Bruxelles, quello che oggi accade in Grecia potrebbe, un giorno, arrivare nel nostro paese.