Sondaggio Tecné per Sky Tg24: recupera ancora il centrodestra e torna in parità col centrosinistra
Sondaggio Tecné per Sky Tg24: recupera ancora il centrodestra e torna in parità col centrosinistra
18 ottobre 2013 – I risultati del sondaggio realizzato dall’istituto Tecné per Sky Tg24 mostra un quadro nuovamente modificato per quanto riguarda le intenzioni di voto ai partiti. Dopo il vantaggio conquistato dal centrosinistra sul centrodestra nelle ultime due settimane, l’ultima rilevazione evidenzia una situazione di sostanziale pareggio fra le due coalizioni: il centrosinistra risulta infatti in calo dello 0,9% e si attesta al 33,2% a fronte del centrodestra che guadagna l’1,4% ed è ora accreditato del 33%. Dopo 10 settimane di segno positivo, flessione il Movimento 5 Stelle che dal 23,1% scende al 22%, mentre guadagna qualche decimale il centro che ora è al 6,7% (+0,3%). Non significativa la variazione del raggruppamento di sinistra radicale, che si attesta al 3,5%.
Guardando al dettaglio dei singoli partiti, il Partito Democratico è sempre la prima forza pur passando dal 29,2% al 28,8%. Dopo la pesante flessione di un paio di settimane fa prosegue a risalire nel consenso invece il PDL/Forza Italia, ora al 24,6% (+0,9%). Minime variazioni al “rialzo” per la Lega Nord accreditata del 4,5% (+0,2%) e per Scelta Civica al 4,4% (+0,2%), anche se per quest’ultima forza politica la rilevazione non comprende gli effetti degli avvenimenti delle ultime ore che hanno visto l’ex premier Mario Monti lasciare il movimento da lui fondato in polemica soprattutto con il ministro Mario Mauro e con l’alleato Pierferdinando Casini. In flessione SEL che passa dal 4,2% al 3,8%. Pressoché stabili Fratelli d’Italia (2,8%) e UDC (2,3%).
L’area dell’astensione e dell’indecisione si riduce rispetto alla scorsa settimana dal 49,7% al 48,9%, con consensi che visti i dati tornano probabilmente nell’area del centrodestra. Per quanto concerne infine la fiducia nel Governo presieduto da Enrico Letta, i giudizi positivi crescono leggermente fino al 49,3% (+0,6%), mentre è più pesante la diminuzione dei giudizi negativi (-3,3%), aumentando pertanto la schiera di chi non esprime un’opinione.