L’invidiabile stabilità politica dell’Uruguay verso le elezioni nel 2014
Se le elezioni uruguaiane, in programma per il 2014, si fossero svolte in questi giorni, allora il Frente Amplio avrebbe vinto nettamente secondo i recenti sondaggi dell’agenzia CIFRA. Infatti, al momento il Frente Amplio otterrebbe il 45% dei voti, viceversa l’opposizione il 42% complessivo: il Partido Nacional conquisterebbe soltanto il 25%, mentre il Partido Colorado il 15% e Partido Independiente il 2%. Invece, secondo i sondaggi il restante 13% rappresenterebbe le eventuali schede nulle o bianche.
Tuttavia, l’opposizione può consolarsi del fatto che le elezioni si svolgeranno il 26 ottobre 2014, quindi c’è ancora abbastanza tempo da poter recuperare dei punti percentuali. Di certo, daranno il massimo impegno poiché il partito di governo dovrà nominare un nuovo candidato alla presidenza del Paese. Infatti, in Uruguay il Presidente è eletto per un mandato di cinque anni dal popolo e, conseguente, nel 2014 scadrà la legislatura dell’attuale Presidente José Mujica, eletto nel 2009.
Il livello di stabilità politica in Uruguay è fra i più alti al mondo. Infatti, il Partido Nacional e il Partido Colorado sono i partiti più antichi a livello internazionale dopo il Democratic Party degli Stati Uniti e il Conservative Party del Regno Unito. Il sistema dei partiti è caratterizzato, inoltre, da una sorprendete continuità sia a livello di contenuti politici sia a proposito delle leadership, capaci di durare per decenni. D’altra parte, dalla fine della dittatura di Juan Bordaberry, si registra un’alta percentuale di rinnovamento di parlamentari in qualsiasi elezione. In conclusione, vi è un’elevata stabilità strettamente legata alla rigenerazione di uomini politici, e questo in Italia potrebbe facilmente essere interpretato come una contraddizione, ma non lo è. Infatti, come testimoniato appunto dall’Uruguay, se si riesce a mantenere saldi i principi e i valori costituzionali unendoli a una forte coesione popolare, allora sarà possibile ottenere qualsiasi rinnovamento in politica conservandone la stabilità.