Caos in Australia, ma alla fine vince Lorenzo
Lo spagnolo Jorge Lorenzo vince il Gran Premio d’Australia e, di fatto, riapre un Mondiale che sembrava destinato a Marc Marquez. Podio anche per Daniel Pedrosa e Valentino Rossi che concludono, rispettivamente, in seconda e terza posizione.
La gara inizia con Lorenzo in testa seguito da Pedrosa e Marquez mentre Rossi perde terreno e scivola indietro, ma gli animi si scaldano immediatamente. Pedrosa, con un guizzo, trova un varco e si porta al comando del gruppo ma Lorenzo risponde prontamente e la leadership del pilota della Honda dura pochi secondi.
Marquez è sempre più incollato al codino della Yamaha M1 del connazionale, anche se non riesce mai a trovare lo spazio per superarlo. Intanto Rossi viene passato da Bautista e Crutchlow e scivola in sesta posizione.
Con il nono giro iniziano cominciano anche i cambi moto obbligatori, imposti dalla direzione di gara a causa dell’anomalo deterioramento delle ruote posteriori sul tracciato di Philip Island. Pedrosa rientra per primo, mentre Lorenzo aspetta ancora un giro per effettuare la sosta: nonostante questi passaggi ai box le posizioni rimangono invariate e lo spagnolo Lorenzo è ancora al comando.
Al decimo giro Marquez commette un grave errore: posticipa di un giro il pit stop obbligatorio e, nel corso dell’undicesimo giro,viene squalificato con la bandiera nera. Anche Pedrosa per un ingresso troppo veloce nella pit lane, viene penalizzato ed è costretto a cedere la sua posizione a Marquez.
Polemiche per questa decisione in casa Yamaha. In effetti Marquez, non appena ottenuta la seconda posizione, è stato squalificato e la penalità su Pedrosa sarebbe dovuta andare a favore di Valentino Rossi, immediatamente dietro il numero 93 della Honda, ma così non è stato.
Lorenzo, vincendo questa gara, si porta a soli diciotto punti da Marquez e, con due gare ancora da correre può davvero accadere di tutto.
Lorenzo Caporale