Sondaggio Ipr per Tg3, le dimissioni di Monti affondano il Centro
21/10/2013 – Come ogni lunedì, anche oggi al Tg3 serale è stato presentato il sondaggio condotto da Ipr Marketing, l’istituto condotto da Antonio Noto che analizza periodicamente le intenzioni di voto degli Italiani.
Questa settimana la novità più importante da segnalare è l’inevitabile calo di Scelta Civica: privato del suo leader Mario Monti che ha dato le sue dimissioni definitive da presidente, il partito perde i consensi di tutti coloro che ripongono fiducia nell’ex premier e che evidentemente non trovano negli altri esponenti di Scelta Civica un suo valido successore. Il partito nato dall’idea di Mario Monti tocca quindi questa settimana il minimo mai raggiunto, il 3,7%, mentre troviamo in crescita PDL/Forza Italia e Movimento 5 Stelle (entrambi +0,5%) ed in calo il PD (-0,5%). Di conseguenza, il PDL col suo 25% si riavvicina sempre di più al PD (28%), mentre il M5S col 22,5% torna ad insidiare le cifre raggiunte alle ultime politiche, anche se mancano ancora tre punti per raggiungere tale traguardo. Tra gli altri partiti, troviamo SEL stabile al 4%, Lega in crescita (come registrato anche in altri recenti sondaggi) anch’essa al 4% mentre Fratelli d’Italia e UDC sono leggermente in calo (sempre rispetto all’ultima rilevazione IPR, non al dato delle politiche).
La situazione delle coalizioni vede quindi un appiattimento dei due principali poli, ora solamente ad un punto di differenza, mentre crolla il Centro e, come abbiamo visto, cresce il M5S.
La situazione del centro è stata però ulteriormente approfondita da IPR: se oggi la compagine “Montiana” raccoglierebbe il 5,7% dei voti, il sondaggio stima che il bacino potenziale di un nuovo centro in cui confluiscano i moderati in uscita dal PDL e si mantengano i fedeli di Scelta Civica è del 14% (da notare che nelle scorse settimane, sempre secondo IPR, era al 18-20%), una cifra che potrebbe certamente togliere voti alla parte di centrodestra che rimarrebbe inevitabilmente legata a Berlusconi, anche in caso di una sua fuoriuscita “obbligata” dalla politica.