Nuovo post di Beppe Grillo sul suo blog, un post in cui analizza, con gli occhi del MoVimento, la politica dagli albori della nascita del suo partito fino ad oggi, recriminando spazi che non ha avuto e, contestualmente, convocando il terzo Vaffa day.
Il prossimo Vaffa day si terrà a Genova, domenica 1 dicembre. Ad annunciarlo è lo stesso leader del MoVimento che, nell’ultimo post sul suo blog, ripercorre la storia dei 5 stelle. “Il primo Vaffa Day fu a Bologna nel 2007” dove, ricorda Grillo, ci fu subito un grandissimo risultato. Ben 350.000 firme furono raccolte quel giorno, per chiedere un Parlamento libero dai condannati, cambiare la legge elettorale per imporre il limite di due mandati e la scelta del candidato. “Nessuno ritenne di discuterla, né pdl né pdmenoelle che la lasciarono decadere dopo due legislature” racconta Grillo.
“Il secondo Vaffa day si tenne a Torino nel 2008” per chiedere un’informazione libera dall’ingerenza dei partiti. In quel giorno furono raccolte quasi un milione e mezzo di firme e, recrimina Grillo, nessuno ritenne sia il caso di ascoltare i cittadini.
“Allora abbiamo deciso di entrare in Parlamento e fare noi quella pulizia che loro non avrebbero mai fatto” continua Grillo. E allora il racconto del leader del movimento diventa più acido, ricordando ciò che è stato fatto da febbraio ad oggi. Grillo rivendica di essere il movimento più votato d’Italia. Questa cosa, secondo Grillo, ha spinto PD e PDL a unirsi nelle larghe intese per bloccare il processo di cambiamento che il movimento rappresentava. “Per eliminarci dalle scelte parlamentari hanno fatto un blocco unico”, racconta Grillo.
“Il M5S poteva cambiare l’Italia e risparmiarci questa lenta agonia. Gli è stato impedito in ogni modo” è l’appella di Grillo. Poi passa ad attaccare il Presidente Napolitano, un presidente che aveva più volte pubblicamente detto di non voler essere rieletto a quella carica per poi, nelle segrete stanze, spingere per il rinnovo del suo mandato perché Rodotà era una persona pericolosa. “Napolitano è stato eletto da Berlusconi di cui ovviamente sapeva ogni pendenza giudiziaria, ma per il sistema qualunque compromesso è meglio del compromesso” scrive Grillo.
Il post, poi, denuncia l’informazione mediatica nazionale, colpevole di parlare del MoVimento come l’unico problema dell’Italia, la cui demagogia doveva assolutamente essere distrutta. “Noi siamo i colpevoli – dice Grillo – ma colpevoli di onestà di fronte dei farabutti”.
Poi, come un manifesto politico, Grillo annuncia la prossima linea politica del partito, dicendo di voler andare oltre l’informazione a lui ostile, oltre la finanza e oltre questo sistema politico per poter finalmente governare. “Vogliamo vincere le prossime elezioni, a iniziare da quelle europee. La prossima volta per impedirci di andare al governo dovranno mandare i carri armati”.
Francesco Di Matteo