Sondaggio Ipsos per Ballarò, il Governo perde punti dopo la legge di stabilità
22/10/2013 – Il sondaggio Ipsos presentato questa sera a Ballarò parte analizzando le opinioni degli Italiani riguardo alla neonata legge di stabilità per poi occuparsi del governo e delle responsabilità della politica nei confronti dell’attuale situazione economica.
Proprio la legge di stabilità riesce a dividere fortemente gli elettori Italiani: se è solo il 6% a promuoverla a pieni voti, è il 45% a ritenerla quanto meno accettabile, mentre il 48% la boccia totalmente ritenendola un fallimento. L’elemento più deludente del nuovo provvedimento varato dal Governo è l’assenza dei tagli agli sprechi, seguita dalla riproposizione di una tassa sulla prima casa, seppure in forma diversa, e la delusione per quello che significa effettivamente per ogni famiglia la riduzione del cuneo fiscale (pochi euro in più).
Sugli aspetti positivi, è da segnalare intanto il 17% che non ne vede affatto, mentre il lato più apprezzato della manovra è l’assenza di tagli alla sanità (uno degli aspetti più “pubblicizzati” dal Governo), ma anche l’aver evitato un aumento delle tasse e il buon segnale di stabilità dato ai mercati.
In questa cornice, i giudizi negativi sul Governo superano per la prima volta dall’insediamento quelli positivi: oggi il 50% dichiara di non gradire l’esecutivo in carica, con un giudizio negativo che proviene soprattutto da elettori di PDL e M5S, mentre gli elettori PD e del centro continuano a gradirlo maggiormente. Secondo buona parte dell’elettorato, tutte le responsabilità necessarie per governare il paese sono in questo momento sulle spalle della squadra di Enrico Letta, mentre PD e PDL sono visti come meno “responsabili” di quello che succede in Parlamento, ma quasi un Italiano su tre non saprebbe a chi addossare le colpe o i meriti delle vicende politiche.
Gli Italiani hanno invece idee meno chiare su quali siano le responsabilità dei sacrifici che l’Italia ha dovuto compiere negli ultimi due anni: il 27% spartisce equamente la colpa tra centrosinistra e centrodestra, ma altrettanti la addossano solamente al centrodestra ed in particolare a Berlusconi. È più bassa poi la quota di Italiani che incolpa l’Europa, mentre Monti è responsabile secondo il 12% ed il centrosinistra (quelo leggermente più lontano nel tempo, guidato da Prodi) è citato dal 9% degli intervistati Ipsos.