Dal blog di Grillo: “Renzi cabarettista, si dimetta da sindaco”
Dal blog di Grillo: “Renzi cabarettista, si dimetta da sindaco”
Polemica tra il Movimento 5 Stelle e Matteo Renzi. Sul blog di Beppe Grillo, infatti, campeggia una piccata risposta del vicepresidente della Camera del M5S, Luigi di Maio a quanto dichiarato ieri dal Sindaco di Firenze al Tg1. Renzi aveva accusato i parlamentari grillini di scarsi risultati, in quanto più impegnati a stare sui tetti che nelle aule parlamentari e sottolineando come gli italiani paghino “3 milioni di euro al mese perché questi siano in Parlamento”.
Di Maio però non ci sta e contrattacca con un post, titolato “Il sindaco ombra” sul sito di Grillo e sulla propria pagina Facebook: ” Renzi accusa il MoVimento 5 Stelle di lavorare poco in Parlamento e costare troppo. Gli propongo di guardare le nostre presenze in aula, di valutare il nostro indice di produttività su emendamenti, leggi e interrogazioni e di confrontarlo con i 42 milioni di euro di rimborsi elettorali a cui abbiamo rinunciato (oltre al milione ogni tre mesi di nostri stipendi)”.
Tutto qui? Neanche per idea. Il vicepresidente della Camera, infatti, prosegue il suo attacco e rinfaccia a Renzi la scarsa presenza nelle sedute del consiglio comunale di Firenze: ” Renzi si vada a guardare le sue presenze nel consiglio comunale di Firenze dove ormai fa il “Sindaco ombra” (neanche 1/3 delle presenze dall’inizio dell’anno), infine si legga il numerino in fondo alla sua busta paga e si dimetta per decenza. Il collocamento dei cabarettisti osserva orari d’ufficio per sua informazione.” Per Di Maio, dunque, il sindaco di Firenze non ha titoli per criticare.
Non è il primo scontro tra Renzi e gli esponenti pentastellati. Su tutti basti citare gli epiteti con cui Grillo ha più volte appellato il primo cittadino fiorentino: “Ebetino”, “democristiano”, “chierichetto di De Mita”. A dirla tutta, comunque, è facilmente intuibile che maggiormente Renzi assumerà un ruolo di rilievo nazionale (tra poco più di un mese potrebbe divenire segretario del Partito democratico), più gli scontri col Movimento 5 Stelle aumenteranno.
Non è un mistero, infatti, la volontà del sindaco di Firenze di puntare a quella corposa fetta di elettorato che alle ultime elezioni ha scelto Grillo, basti pensare all’affinità di alcune proposte dei due contendenti: abolizione del finanziamento pubblico, taglio radicale ai costi della casta, non più di due (Grillo) o tre (Renzi) mandati in politica.