Sono stati tutti scarcerati i sei manifestanti arrestati a Roma sabato durante il corteo dei movimenti.
Per tutti le accuse di resistenza a pubblico ufficiale sono cadute, non essendoci elementi che provassero la loro partecipazione agli scontri. A determinare la scelta del gip di scarcerare i sei manifestanti arrestati sono stati anche i numerosi video che i loro avvocati difensori hanno sottoposto oggi all’attenzione del giudice.
Nei filmati, tratti anche dal Tg di Raiuno, emerge che i fermati di sabato, secondo quanto sostengono i difensori, non hanno in alcun modo partecipato agli scontri avvenuti a poca distanza dal ministero dell’Economia.
Per questo motivo nessuno dei fermi eseguiti sabato scorso per il corteo di Roma è stato convalidato. Ad annunciarlo l’avvocato Flavio Rossi Albertini, legale di due dei fermati, lasciando il carcere di Regina Coeli, dopo gli interrogatori di garanzia. “Abbiamo presentato dei filmati al giudice – ha detto Rossi Albertini – che ha deciso di non emettere alcuna misura. Non sono state riscontrate le versioni dei verbali di arresto”.
Poco prima, uscendo da Regina Coeli, l’avvocato Francesco Romeo, che assiste altri tre fermati, aveva spiegato che per i provvedimenti nei confronti dei suoi assistiti “non sono stati convalidati in assenza di gravi indizi di colpevolezza. Abbiamo trovato un Gip equilibrato, non c’erano indizi sufficienti” ha concluso.
“In Italia c’è una giustizia” è stata reazione di Corrado Celeste, padre di Annunziata, la ragazza di Napoli di 22 anni tra i sei manifestanti arrestati sabato a Roma durante il corteo degli antagonisti, alla notizia della scarcerazione della figlia. L’uomo, apparso visibilmente commosso, ha abbracciato gli altri parenti della ragazza che da stamani attendevano fuori dal carcere romano. La giovane, racconta il papà, era stata bloccata mentre aiutava un’amica a rialzarsi dopo una caduta a poca distanza dagli scontri.