Una sconfitta che non fa affatto male. Anzi, fa ben sperare per le gare di ritorno, decisive se si vuole continuare il sogno chiamato Champions League. La Juventus, in dieci per tutto il secondo tempo, esce sconfitta dal Bernabeu, tempio del calcio mondiale, dopo aver dato tutto contro un Real Madrid per nulla Galactico e alla perenne ricerca della sua identità. Cristiano Ronaldo, nonostante la doppietta che lo rende sempre più un mostro sacro delle Merengues, delude e non poco.
E’ una serata magica. Dopo l’incredibile pomeriggio fiorentino che pare abbia aperto un caso Buffon all’interno dello spogliatoio, Conte non vuole sbagliare nulla. Il tecnico leccese schiera dall’inizio il rientrante Caceres, il finora poco utilizzato Ogbonna, e incarica Llorente e Tevez di far vedere i sorci verdi alla difesa madridista. Anche per Ancelotti è una gara molto importante. Tante le critiche da parte della stampa spagnola al tecnico italiano, tra l’altro grande ex juventino, per il calcio poco spettacolare. D’altronde nella penisola iberica sono tutti abituati ai giocolieri del Barcellona. Bale, ribattezzato mister 100 milioni, viene lasciato in panchina da Ancelotti, che punta su Cristiano Ronaldo e Benzema.
La partita. Al Real bastano 4’ per passare: Di Maria, strepitosa la sua gara, con una gran giocata che disorienta i difensori juventini serve Cristiano Ronaldo che, scatta sul filo del fuorigioco e si ritrova davanti a Buffon. Il portoghese si libera facilmente del capitano della Nazionale e insacca: è 1 a 0. La Juventus è una grande squadra, allestita per dominare anche in Europa, e non si abbatte. La reazione arriverà poco dopo.
Al 22’ Caceres, padrone della fascia, crossa al centro dove Pogba costringe Casillas ad un goffo salvataggio quasi sulla linea. Sulla respinta c’è però Llorente che, con una zampata, pareggia i conti. Rete pesantissima per l’attaccante spagnolo, dopo le continue voci che lo vogliono in partenza a gennaio. Al 27’ follia di Chiellini che atterra Ramos a pochi metri dall’arbitro di porta. E’ calcio di rigore, che Cristiano Ronaldo, trasforma. Negli ultimi 15’ del primo tempo, poche emozioni, solo un tiro di Tevez, respinto da Casillas. Si va negli spogliatoi con il Real avanti.
La seconda frazione di gioco comincia col botto. Al 48’ l’episodio che cambia la partita: Chiellini ferma un indiavolato Cristiano Ronaldo allargando il braccio e per l’arbitro tedesco Manuel Grafe è espulsione. Si scatena la rabbia dei bianconeri e di Conte, per una decisione forse esagerata e che farà a lungo discutere i moviolisti. Vergognosa, tuttavia, la sceneggiata del campione portoghese, per il quale sembrava essere necessario addirittura l’intervento dei sanitari per trasportarlo nel più vicino ospedale. Nemmeno un graffio per Cristiano Ronaldo che si rialzerà subito dopo aver visto il cartellino rosso mostrato dall’arbitro a Chiellini.
Conte getta nella mischia Bonucci e Asamoah, al posto di Llorente e di uno spento Pirlo che riceve una standing ovation in versione light rispetto a quella di Del Piero qualche anno fa. Al Bernabeu non piace il gioco espresso dagli uomini di Ancelotti e quando al 58’ l’odiato Benzema sbaglia clamorosamente un goal a porta vuota, si levano dagli spalti bordate di fischi indirizzate proprio a lui. Chissà se il francese, nella prossima finestra di mercato, non arrivi proprio in Italia dove ha tanti estimatori.
Negli ultimi venti minuti il tecnico del Real fa entrare Isco, Bale e Morata, con l’intento di accontentare un pubblico bizzoso, mentre per la Juventus entra Giovinco per un pessimo Ogbonna. I bianconeri soffrono molto l’inferiorità numerica, ma non per questo regalano metri agli avversari.
Nonostante la sconfitta per 2 a 1, grande prova della squadra di Conte, arrabbiatissimo per le decisioni arbitrali. Il cammino verso la qualificazione per la Juventus ora si fa in salita, vista la vittoria del Galatasaray, grazie alle reti di Felipe Melo, Sneijder e Drogba.