Il M5S accusa: “Pianisti sul decreto Imu”
Ci risiamo, un’altra volta. Succede di nuovo al Senato (ma era accaduto anche alla Camera) e sempre di pianisti non musicisti all’interno delle aule parlamentari si tratta, pigiando i propri bottoni per la votazione e occupandosi anche di quella del vicino, mentre questo è assente. Falsando il numero dei presenti in aula, a volte prendendosi gioco del numero legale e – last but not least – influendo anche sullo stipendio da portare a casa a fine mese.
Accade così che a Montecitorio, nel bel mezzo della votazione sul decreto Imu (che è stato licenziato ieri senza modifiche dalle Commissioni Bilancio e Finanze) i senatori del MoVimento 5 Stelle si siano rivolti alla presidente di turno dell’assemblea Linda Lanzillotta (Scelta civica). Per loro la cadenza delle votazioni era troppo veloce e, già che c’erano, hanno denunciato anche l’ennesimo episodio di malcostume parlamentare, con alcuni senatori che hanno votato al posto degli assenti.
Non ha resistito ed è intervenuta anche Alessandra Mussolini, proponendo una difesa sui generis del senatore assente: “propongo che vengano installati bagni chimici con le pareti trasparenti in aula, in modo che i colleghi di 5 stelle possano controllare se si va realmente al gabinetto”. Come dire: cesso di votare… Non è dato sapere se qualcuno abbia riso o si sia irritato.
Chiaro che la risposta non sia stata considerata soddisfacente, così la querelle tra il M5S e la presidenza d’aula è continuata più avanti, quando a reggere l’assemblea era arrivato Roberto Calderoli, che però ha sbrigato rapidamente la questione: “La tessera è stata fatta ritirare. Io ho dichiarato la votazione regolare, non si accettano scorrettezze”. Forse per non sembrare troppo duro, anche Calderoli l’ha buttata poi in ridere: “In Giunta del Regolamento verificheremo anche l’amputazione della mano…”. Forse era meno cruento il bagno trasparente. O forse no.
Gabriele Maestri